Monza, con l’Arcivescovo si conclude il trittico di parole e musica dedicato all’Ucraina

9 maggio 2025

Domenica 11 maggio in Santa Maria degli Angeli il terzo e ultimo appuntamento del trittico proposto dalla comunità ucraina, con Duomo e Decanato di Monza, Caritas, Scout e Ac ambrosiana, per aiutare l’approfondimento e la riflessione sul dramma della guerra.

Monza, con l’Arcivescovo si conclude il trittico di parole e musica dedicato all’Ucraina

Domenica 11 maggio alle 17, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, alla presenza dell’Arcivescovo si conclude a Monza il ciclo di eventi (variante dei Dialoghi di Pace diocesani) promosso dalla «Comunità dei Tre Gerarchi: San Basilio іl Grande, San Gregorio il Teologo e San Giovanni Crisostomo a Monza» — parte dell’Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia, con il Duomo e il Decanato di Monza, Caritas, Scout e Azione Cattolica ambrosiana (vedi qui la locandina).

In un tempo in cui sulla guerra in Ucraina si moltiplicano manifestazioni di vario genere e orientamento che suscitano schieramenti e contrapposizioni, per accrescere la conoscenza di quanto sta accadendo si intende offrire alla collettività un momento che è al tempo stesso culturale, ma anche spirituale e, per chi crede, di preghiera. Lo hanno dimostrato i primi due incontri del «trittico monzese», domenica 23 febbraio in Santa Maria degli Angeli (vedi qui il video) e domenica 6 aprile nel Duomo di Monza (vedi qui il video).


La proposta sta riscuotendo un buon successo di pubblico, intervenuto sempre numeroso e che ha apprezzato anche la componente artistica, per un evento al tempo stesso impegnato, emotivamente coinvolgente e arricchito da appropriata e bellissima musica.

Sarà così anche domenica 11 maggio, ancora con struggenti canti popolari che i cristiani ucraini cantano per strade e piazze per far fronte agli invasori russi, tra i quali Dio è grande — Preghiera per l’ucraina, un canto composto nel 1885 che, dall’inizio della guerra, è abitualmente eseguito al termine di tutte le loro celebrazioni sacre. Chi l’ha sentito cantato nella terra alla quale è dedicato, racconta di aver provato un’emozione indescrivibile. Conosciuto da gran parte della popolazione è diventato l’»inno spirituale» non ufficiale della nazione.

Questi canti si alterneranno a un repertorio strumentale eseguito al violoncello e viola da gamba, appositamente preparato in relazione sia al tema della pace, con musica espressamente composta a questo fine, sia all’intitolazione agli angeli della chiesa. Allo strumento, anche con sue personali composizioni, Issei Watanabe che, fra le prestigiose rassegne e sedi in cui si è esibito, annovera «I concerti del Quirinale» e il Vaticano: in Piazza San Pietro per un concerto dedicato alla Fratelli tutti, e all’apertura dell’incontro degli artisti con papa Francesco suonando il «violoncello del mare».

Fonte: Chiesa di Milano

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