A Foligno celebrato il 20° anniversario della comunità ucraina

2 dicembre 2024

Sabato 30 novembre 2024, la comunità ucraina di Sant’Andrea Apostolo a Foligno ha celebrato la festa patronale e il 20 ° anniversario della sua fondazione. La Divina Liturgia solenne è stata presieduta dall’Esarca Apostolico, Sua Eccellenza Mons. Dionisio Lachovicz, insieme al cappellano della comunità, Rev. P. Taras Maksymiv e al Rev. P. Ivan Kiseliuk, vicario delle comunità di Spoleto e Terni.

A Foligno celebrato il 20° anniversario della comunità ucraina

«Ringrazio di cuore P. Taras per l’invito a celebrare il 20 ° anniversario della vostra comunità, che oggi ricordiamo insieme in preghiera, con P. Ivan e i parrocchiani di Gubbio, venuti a condividere con voi questa gioia. Prego per tutti voi, non solo oggi in questa giornata di festa, ma ogni giorno ricordo nelle mie preghiere tutte le persone affidate alla mia cura nell’Esarcato Apostolico. Oggi sono qui con voi per compiere la volontà di Dio», ha detto Mons. Lachovicz all’inizio della sua omelia.

Nella sua riflessione, il Vescovo ha meditato sulla figura di Sant’Andrea, il primo apostolo chiamato da Gesù, insieme a suo fratello Pietro.

«Sant’Andrea è il primo apostolo chiamato da Gesù ed è il primo apostolo per il nostro popolo ucraino. La tradizione racconta che egli giunse fino alle nostre terre e sul monte di Kyiv lasciò una croce come segno che lì sarebbe sorta una grande città e molte chiese», ha sottolineato il predicatore.

Mons. Lachovicz ha anche ricordato il simbolismo del pane e del korovaj (pane cerimoniale) con cui è stato accolto dai bambini.

«Il pane rappresenta la vita, il frutto del nostro lavoro quotidiano. La nostra Ucraina sofferente, capace di sfamare tutta l’Europa, oggi subisce l’aggressione di un nemico che ci priva del pane. Il pane dà vita, mentre toglierlo significa seminare morte. Quanti dei nostri fratelli e sorelle sono morti durante l’Holodomor? E oggi, di nuovo, siamo costretti a lasciare l’Ucraina per poter guadagnare il pane e sostenere le nostre famiglie. Il nemico distrugge, brucia i nostri campi, priva di vita. Gesù è colui che dà il pane, mentre il diavolo lo toglie e porta fame. Gesù costruisce, il diavolo distrugge. Gesù è la luce, il diavolo bombarda le fonti di questa luce. Gesù porta il calore dello Spirito Santo, il diavolo porta freddo e privazione. Preghiamo affinché il Signore liberi la nostra terra e i nostri cuori dal male, e perché in Ucraina e nell’animo di ogni ucraino regni la vera pace di Dio», ha detto il Vescovo concludendo la sua omelia.

Al termine della Liturgia, il Vescovo ha ringraziato tutti i presenti, ha ricordato i difensori e le difenditrici dell’Ucraina ed ha invitato tutti a pregare sempre per loro. La celebrazione si è conclusa con il canto dell’inno spirituale dell’Ucraina, «Dio grande e unico», seguito dalla benedizione impartita dall’Esarca Apostolico.

Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico

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