Analisi statistica dell’Esarcato Apostolico dal 2020 al 2023
24 maggio 2023
Questa analisi statistica fornisce informazioni sullo stato e lo sviluppo dell’Esarcato Apostolico, dalla nomina del Vescovo Sua Ecc. Dionisio Lachovicz come Esarca Apostolico il 24 ottobre 2020, fino ad oggi.
Per iniziare la rassegna dello sviluppo dell’Esarcato Apostolico, è necessario evidenziare 4 tesi importanti:
- L’Esarcato Apostolico è una circoscrizione ecclesiastica canonicamente eretta appena l’11 luglio 2019, che pertanto sta facendo i primi passi da ente ecclesiastico;
- Il nostro Esarcato ha una doppia «cittadinanza»: è legato alla Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, dalla quale è una circoscrizione ecclesiastica fuori del territorio della Chiesa sui iuris stessa, nonché alla Chiesa Italiana (l’Esarcato è paragonato a una piccolo-media Diocesi latina in Italia, della quale il Vescovo Esarca è membro della CEI);
- L’Esarcato Apostolico usufruisce dal sostegno finanziario proveniente dall’8×1000 grazie al quale è possibile realizzare tra i nostri fedeli vari progetti sia di carattere pastorale che caritativo;
- A causa dell’invasione russa sul territorio ucraino, il numero dei fedeli, che al momento dell’erezione canonica del nostro ente si presentava circa sulle 77.000 unità, attualmente è molto aumentato.
Erezione dell’Esarcato
Grazie al provvedimento canonico del Romano Pontefice, realizzato su richiesta del Sinodo dei Vescovi della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina e dopo aver ottenuto il parere positivo dei Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana, i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino hanno ottenuto il dono di avere la propria struttura su tutto il territorio italiano. La presenza dell’Esarcato Apostolico in Italia permette non soltanto di conservare il proprio rito, in quanto patrimonio liturgico, spirituale, teologico e disciplinare, ma anche di garantire ai nostri fedeli una pastorale più organizzata e più attenta alle loro necessità spirituali.
Sviluppo dell’Esarcato
Nell’arco di quasi quattro anni di esistenza ufficiale dell’Esarcato si fanno notare sia uno sviluppo armonico della nuova realtà ecclesiale sia una stabile crescita quantitativa e qualitativa della circoscrizione. All’momento dell’erezione dell’Esarcato Apostolico in Italia da parte di Papa Francesco, sul vasto territorio nazionale erano presenti 61 presbiteri ucraini che curavano la pastorale tra i nostri migranti presso 144 comunità locali.
Attualmente l’Esarcato è costituito da 173 comunità e si divide in 5 distretti pastorali in Italia: 1) di Roma, 2) di Napoli, 3) di Milano, 4) di Venezia, 5) di Firenze-Bologna, dove prestano servizio pastorale 77 sacerdoti, dei quali, 27 sono già ascritti (incardinati) al nostro ente ecclesiastico.
I presbiteri che sono al servizio dei nostri fedeli in Italia, sia quelli incardinati all’Esarcato sia quelli prestati, sono inseriti nel sistema del sostentamento clero. Va notato che il nostro presbiterio è molto giovane: l’età media del nostro clero è di 42 anni. Secondo l’antica tradizione delle Chiese bizantine l’Esarcato Apostolico in Italia oltre i presbiteri celibi, che sono la maggioranza, dispone di 28 presbiteri uxorati.
La maggioranza dei nostri presbiteri hanno completato i propri studi presso i seminari eparchiali in Ucraina, dopo di che sono stati inviati per approfondire le proprie conoscenze in materia teologia, filosofica, patristica, biblica, canonica oppure liturgica presso gli Atenei Pontifici a Roma. Dunque, la maggioranza di loro possiede un grado accademico di Licenza o Dottorato.
Inoltre, tra i nostri giovani già nati in Italia nascono le prime vocazioni al sacerdozio. Infatti, abbiamo 4 seminaristi, l’ultimo dei quali è stato inviato ad attuare la formazione filosofico-teologica presso il seminario diocesano di Lodi, dove sono ospitati anche altri seminaristi cattolici orientali. Uno dei nostri seminaristi il 30 aprile 2023 ha completato la formazione di base in Ucraina e si prepara per l’ordinazione diaconale e alla pastorale tra i nostri fedeli in Italia.
Curia dell’Esarcato
La Curia dell’Esarcato, recentemente formata, ed ogni suo singolo Ufficio producono tanti frutti sia nell’ambito pastorale sia in quelli caritativo, catechistico e diplomatico. Dall’istituzione dell’Esarcato fino ad oggi la Curia dell’Esarcato Apostolico è formata come segue:
- Esarca Apostolico — Sua Ecc. Rev.ma Dionisio Lachovicz;
- Protosincello (Vicario Generale) — Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM;
- Vicario Giudiziale — Rev. Don Anibal Soutus;
- Cancelliere — Rev. Don Petro Goliney;
- Economo — Rev. Don Yuriy Ivanyuta;
- Notaio — Mons. Andriy Maksymovych;
- Direttore dell’Ufficio Caritas — Rev. Don Volodymyr Medvid;
- Direttore dell’Ufficio Pastorale — Rev. Don Volodymyr Voloshyn;
- Direttore dell’Ufficio Pastorale Giovanile — Rev. Don Svyatoslav Tytulyak;
- Direttore dell’Ufficio Liturgico — Rev. Don Mykhaylo Palyak;
- Direttore dell’Ufficio Giuridico — Rev. Don Anibal Soutus;
- Direttore dell’Ufficio Catechistico — Suor Luiza Ciupa, SAMI;
- Direttore dell’Ufficio Migrantes — Rev. Don Marco Semegen;
- Direttore dell’Ufficio Matrimoni e Disciplina dei Sacramenti- Rev. Don Ihor Haley;
- Direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali — Rev. Don Rostyslav Hadada.
Tribunale dell’Esarcato
Vista la presenza tra il nostro clero di canonisti in possesso del grado accademico di licenza e di dottorato, il 19 novembre 2021 nell’Esarcato è stato istituito il proprio tribunale di prima istanza, al quale, da parte della Segnatura Apostolica, è stato assegnato il tribunale di Bologna come tribunale d’appello. Dopo i dovuti momenti di carattere organizzativo e formativo, il nostro tribunale ha già concluso 5 cause matrimoniali e attualmente sono pronte per la conclusione altri 4 cause, nonché sono stati accettati 48 libelli di domanda per iniziare il processo. Il lavoro del personale del nostro tribunale a volte è rallentato e spesso affronta non poche difficoltà a causa della guerra: non è facile costituire un tribunale ad hoc in Ucraina ed ascoltare i testi nelle condizioni attuali di guerra.
Caritas dell’Esarcato
Tra tutti gli Uffici della Curia dell’Esarcato vorrei evidenziare l’Ufficio Caritas che durante la guerra in Ucraina ha dimostrato la sua efficacia ed importanza. Grazie all’impegno del Direttore dell’Ufficio e alla collaborazione fraterna con tutti i 77 presbiteri che prestano servizio ministeriale tra gli ucraini in Italia, abbiamo potuto sensibilizzare i nostri fedeli per dare un notevole sostegno ai bisognosi ucraini ospitati in Italia a causa dell’aggressione russa e inviare in Ucraina oltre 500 tir di 10–15 tonnellate ciascuno con medicinali, prodotti alimentari e vestiario.
Inoltre, grazie alla collaborazione con l’ONU e con alcune Eparchie della Chiesa Ucraina in USA e con alcune Diocesi italiane, dal novembre del 2022 abbiamo aperto in 10 città d’Italia (Roma, Milano, Venezia, Treviso, Brescia, Bergamo, Bologna, Salerno, Genova, Novara) i Centri d’Ascolto dove, tramite le psicologhe ucraine, stiamo aiutando le persone traumatizzate dalla guerra. Inoltre, il nostro Ufficio Caritas ha istituito un centro di sostegno alimentare per i bisognosi: vedove, orfani, malati, persone vulnerabili.
Catechesi nell’Esarcato
La catechesi è sempre stata considerata da noi come una priorità: i bambini e i giovani sono il nostro presente e il nostro futuro. Con questa visione ancora prima dell’erezione dell’Esarcato, sul territorio nazionale funzionavano quasi 30 scuole domenicali, dove i bambini e gli adolescenti ucraini potevano imparare la lingua ucraina, approfondire la storia del nostro paese e, in primis, usufruire dalla catechesi cristiana. Dopo il Covid-19, l’Esarcato ha riaperto 27 scuole. Ovviamente, la catechesi si svolge anche presso le nostre comunità prive delle scuole domenicali.
I nostri catechisti vengono preparati all’incarico con i corsi triennali organizzati dall’Ufficio Catechistico dell’Esarcato. Attualmente tra i nostri bambini e giovani, oltre i nostri presbiteri, svolgono la catechesi 64 catechisti preparati o quelli che ancora frequentano la nostra scuola per catechisti.
Pastorale tra i giovani
Il 26 novembre 2021 con decreto specifico è stato costituito l’Ufficio per la pastorale giovanile. Nella competenza del team dell’Ufficio, oltre gli altri incarichi, vi è quello di sviluppare la pastorale tra le nuove generazioni degli ucraini in Italia, organizzando campi estivi, giornate della gioventù dell’Esarcato (celebrate il 2 giugno), incontri formativi con i vari gruppi di ministranti e animatori, curando la fondazione di associazioni e gruppi giovanili, e così via… Fino ad oggi sono stati formati 44 animatori, i quali sono disponibili per collaborare con i nostri presbiteri soprattutto nell’organizzazione e nella realizzazione degli incontri dei giovani e dei campi estivi.
Quest’anno, inoltre, in collaborazione con le Ambasciate Ucraine in Italia e presso la Santa Sede, come anche con i Consolati Ucraini in Italia e varie organizzazioni di beneficenza è stata realizzata un’iniziativa di carattere sportivo: il campionato calcistico svoltosi al Sud, al Centro e al Nord d’Italia.
Conclusione
Da parte di tutti i fedeli ucraini e soprattutto da parte dei nostri presbiteri vorremmo esprimere la nostra sincera gratitudine per il credito di fiducia che il Romano Pontefice, assieme al Sinodo dei Vescovi della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina e ai Vescovi della CEI, hanno dato alla comunità ucraina in Italia, creando l’Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia. Tale struttura ogni giorno dimostra la sua necessità ed efficacia per la pastorale tra i fedeli ucraini. Soprattutto nel tempo di guerra la presenza del Vescovo ucraino e della propria Chiesa, appartenete alla Chiesa Universale, è un fattore rassicurante che abilita al miglioramento del servizio pastorale.
Nonostante le diverse difficoltà la nostra giovane struttura si sta sviluppando sia quantitativamente sia qualitativamente. Camminando insieme con la Sorella maggiore — Chiesa latina in Italia — possiamo garantire ai fedeli cattolici ucraini in Italia una pastorale stabile e allo stesso tempo contribuire alla pastorale anche tra i fedeli latini locali.