Gli ucraini in Italia hanno partecipato al pellegrinaggio natalizio alla Basilica di Santa Sofia a Roma

26 dicembre 2023

Il 26 dicembre, si è svolto il tradizionale pellegrinaggio degli ucraini in Italia alla Basilica di Santa Sofia a Roma. Circa mezzo migliaio di fedeli ucraini hanno preso parte al pellegrinaggio organizzato dall’Esarcato Apostolico per i cattolici ucraini di rito bizantino in Italia. In questa occasione, S. E. Dionisio Lachovicz, Esarca Apostolico, S. E. Iryney Bilyk, canonico della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, insieme a numerosi sacerdoti, hanno celebrato la Divina Liturgia.

Gli ucraini in Italia hanno partecipato al pellegrinaggio natalizio alla Basilica di Santa Sofia a Roma

All’inizio, P. Marko Yaroslav Semehen, rettore della Basilica ha salutato i presenti: «Siamo lieti di accogliervi oggi in questo luogo santo, perché ancora una volta la nostra basilica apre le sue porte a Roma per i pellegrini che si trovano ”nei luoghi dispersi”; non si tratta solo di coloro che sono in Italia da molto tempo e li consideriamo nostri fedeli, ma anche di coloro che sono stati costretti da una guerra ingiusta e crudele a lasciare le proprie case, abbandonando tutto per salvare la propria vita e quella dei i loro figli».

Hanno concelebrato con i Vescovi: il padre Protosincello Rev. Teodosio R. Hren, OSBM, il Rev. P. Robert Lyseiko, OSBM, protoarchimandrita dell’Ordine di San Basilio Magno, il Rev. P. Luis Caciano, OSBM, rettore del Pontificio Collegio Ucraino di San Giosafat, il Rev. P. Rostyslav Hadada, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali, il Rev. P. Svyatoslav Tytulyak, direttore dell’Ufficio per la pastorale giovanile, e i sacerdoti esarcali. Al momento liturgico hanno preso parte anche il Sig. Andrii Yurash, Ambasciatore straordinario e plenipotenziario dell’Ucraina presso la Santa Sede, i seminaristi del Pontificio Collegio Ucraino di San Giosafat, le Suore Ancelle dell’Immacolata Vergine Maria, le Suore dell’Ordine di San Basilio Magno, le Suore dei Catechisti di Sant’Anna. La liturgia è stata animata dai canti del coro della città di Pompei.

Rivolgendosi ai fedeli durante l’omelia, S. E. Dionisio ha ricordato che Dio è una comunione di tre Persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. «Questa comunione è unita dall’amore, perché Dio è Amore. L’amore di Dio non è egoista, è sempre benevolo, in uscita, va incontro a chi è nel bisogno. L’amore di Dio non costringe nessuno, ma aspetta sempre la risposta della persona. È questo Amore che il Signore porta sulla terra», ha sottolineato il Vescovo, aggiungendo che il Natale di quest’anno è una testimonianza speciale del misterioso paradosso della nostra vita personale e nazionale-sociale. Al di là di tutto siamo costretti a vivere questo Natale in modo diverso, un po’ più profondo.


«La nostra vigilia di Natale quest’anno è stata triste per molti, perché nell’animo ci sono tante domande, tanta ansia, chissà quanti ”perché?” si sono raccolti. Perché nel nostro Paese c’è la guerra invece della pace? Perché l’odio invece dell’amore, la menzogna invece della verità, l’omicidio invece della vita? ”Perché i nostri padri, figli e fratelli congelano nelle trincee al fronte?”, ha detto il Vescovo.

«Oggi il ”nuovo malvagio Erode” sta uccidendo i nostri bambini innocenti. Adesso sta uccidendo centinaia di nostri figli e figlie. Le nostre madri e i nostri figli devono fuggire in diversi ”Egitti”. Oggi, l’amore eterno di Dio viene nel nostro mondo ferito dal peccato, Gesù condivide con noi le esperienze, le sfide della vita per renderci partecipi della vita divina nel Regno dei Cieli», ha affermato il Vescovo Dionisio. Tuttavia, secondo lui, c’è sempre speranza in Dio, non siamo soli, perché il Signore ci prende per mano affinché possiamo attraversare tutte le prove che la vita ci presenta.

Al termine della celebrazione, il padre Protosincello ha ringraziato p. Marco Yaroslav Semehen, che insieme ai suoi collaboratori ha dedicato molto tempo ed energie per organizzare questo evento.

I pellegrini hanno avuto anche l’opportunità di pregare davanti alle reliquie di San Basilio Magno. Successivamente, davanti alla chiesa si sono svolti i canti natalizi e un pranzo di beneficenza, durante il quale si sono fatte donazioni per gli orfani che hanno sofferto a causa della guerra.

Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico
Foto: Yurii Hanchuk

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