I bambini dell’Esarcato Apostolico hanno partecipato alla celebrazione della prima Giornata Mondiale dei Bambini a Roma

28 maggio 2024

Il 25–26 maggio, su iniziativa di Papa Francesco, la Chiesa Cattolica ha celebrato la prima Giornata Mondiale dei Bambini, che si è svolta con lo slogan «Ecco, sto facendo una cosa nuova», per sottolineare l’importanza speciale dei bambini nella Chiesa e la cura verso di loro. Alla partecipazione a questo importante evento nella vita della Chiesa hanno preso parte decine di migliaia di bambini, tra cui anche i bambini ucraini dell’Esarcato Apostolico in Italia.

I bambini dell’Esarcato Apostolico hanno partecipato alla celebrazione della prima Giornata Mondiale dei Bambini a Roma

L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 50.000 persone, è iniziato allo Stadio Olimpico di Roma con una marcia solenne. Oltre cento delegazioni in abiti nazionali rappresentavano i loro paesi da tutti i continenti. Tra questi c’erano anche i rappresentanti dell’Ucraina: 23 bambini in abiti tradizionali ucraini e con la bandiera ucraina. Insieme ai loro genitori e al vicerettore della Basilica di Santa Sofia, Rev. P. Dmytro Kudin, hanno preso parte alla marcia festiva.

Inoltre, nel contesto del programma musicale, il coro di bambini della basilica «Liberton» diretto dalla maestra Vasylina Ilkiv ha eseguito per tutti i presenti la canzone «Preghiera per l’Ucraina».

Successivamente, all’evento è arrivato il Santo Padre che ha pronunciato un discorso di benvenuto. Alcuni bambini hanno posto domande al Papa e condiviso le loro testimonianze e riflessioni. In particolare, una ragazza ucraina di nome Yevheniia, proveniente da Kharkiv, ha letto una lettera in cui ha confessato che il suo più grande desiderio è la pace e che non vuole che i bambini nel suo paese sentano il suono delle bombe e vedano la morte.

Rispondendo alle emozionanti testimonianze sul desiderio di pace, Papa Francesco ha sottolineato che i bambini soffrono e patiscono a causa delle guerre: «È vero che la pace è sempre possibile? Voi siete tristi per le guerre? La pace è una cosa bella?».

Per condividere con i partecipanti la realtà odierna dell’Ucraina, i giovani della Basilica di Santa Sofia, insieme alla signora Lesia Romaniv, hanno creato un angolo espositivo dove è stata allestita la mostra-memoriale: «Coloro che non hanno potuto venire». I partecipanti all’evento hanno potuto vedere le foto e leggere le storie di 33 bambini, le cui vite innocenti sono state spezzate dalla guerra ingiusta. I partecipanti più giovani hanno potuto realizzare personalmente un braccialetto con perline blu e gialle, come simbolo di sostegno all’Ucraina.

Il giorno successivo, il programma dell’evento è proseguito in Piazza San Pietro in Vaticano. I bambini della Basilica di Santa Sofia, insieme al suo rettore, Rev. P. Marko-Yaroslav Semehen, e i bambini delle comunità ucraine del Distretto pastorale di Napoli, guidati dal Protopresbitero, Rev. P. Ihor Stus, e dal pastore della città di Crotone, Rev. P. Vasyl Kulyanyak, hanno partecipato alla Santa Messa, durante la quale Papa Francesco ha pregato per la pace nel mondo. Un contributo significativo all’organizzazione dei bambini ucraini è stato dato anche da suor Luisa Ciupa, SAMI, Direttrice dell’Ufficio Catechistico dell’Esarcato.

Oltre 50.000 persone, rappresentanti di 101 paesi di cinque continenti, hanno pregato per la pace, per i bambini orfani a causa della guerra e per tutti coloro che sono morti nei conflitti. Durante l’omelia della Santa Messa, Papa Francesco ha tenuto una sorta di catechesi con i bambini, ponendo loro domande su Dio: «Carissimi fratelli e sorelle, bambini e bambine, tutti, siamo felici tutti noi perché crediamo. La fede ci fa felici. E crediamo in Dio che è — tutti insieme — ”Padre, Figlio e Spirito Santo”.

I cristiani hanno anche una mamma, «Maria», rispondono i bambini, e il Papa chiede di pregare recitando un’Ave Maria con tutti i fedeli. «Pregate per i genitori, per i nonni, per i bambini ammalati», esorta il Papa, e «pregate sempre e soprattutto per la pace, perché non ci siano le guerre». «Cosa faceva lo Spirito Santo?», chiede nuovamente prima di continuare con la celebrazione della Messa: «ci accompagna», rispondono in coro i bambini.

La celebrazione eucaristica si è conclusa con la recita della preghiera dell’»Angelus», dopo la quale il Papa ha chiesto ai bambini di portare i suoi saluti agli adulti rimasti a casa, in particolare ai nonni. Il Santo Padre ha anche ringraziato tutti coloro che hanno partecipato all’organizzazione di questa festa per i bambini. Prima di congedarsi, ha annunciato che il prossimo incontro si terrà a settembre 2026.

La celebrazione della Giornata Mondiale per i bambini ucraini è proseguita presso il Pontificio Collegio Ucraino di San Giosafat. Guidati dai seminaristi, che si sono occupati costantemente dei bambini durante la giornata, sono stati organizzati per loro giochi e divertimenti.

Dopo il pranzo, i giovani cristiani hanno avuto l’opportunità di pregare davanti alle reliquie della Beata Giosafata, che sono state portate appositamente per loro dalla casa generalizia della Congregazione delle Suore Ancelle di Vergine Maria Immacolata. Tutti hanno ricevuto in dono un rosario e un’immagine della Beata.

Il Rettore del collegio, Rev. P. Luis Caciano, OSBM, e il Protosincello dell’Esarcato Apostolico, Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, hanno rivolto parole di saluto ai bambini, trasmettendo i saluti dell’Esarca Apostolico, S. E. Dionisio Lachovicz. Alla fine, i bambini hanno ricevuto la benedizione da Sua Ecc.za Mykhaylo Bubniy, Esarca di Odessa, al quale hanno promesso di pregare quotidianamente per l’Ucraina con il «Padre Nostro» e l’»Ave Maria».

Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico, Vatican News

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