Il Vescovo Dionisio ha presieduto la Divina Liturgia a Curitiba: «Saremo giudicati dall’Amore»
25 febbraio 2025
Domenica 23 febbraio 2025, Sua Eccellenza Reverendissima Dionisio Lachovicz, Esarca Apostolico, ha presieduto la Divina Liturgia nella parrocchia di Sant’Anna, nel quartiere Pinheirinho di Curitiba, Brasile.
Una celebrazione speciale in famiglia
L’evento ha avuto un significato particolare anche per la presenza numerosa della famiglia del Vescovo Dionisio. Più di venticinque parenti hanno partecipato alla Liturgia, tra cui quattro nipoti con le loro famiglie, un nipote con la moglie, il fratello e la sorella con i rispettivi familiari.
La comunità ucraina di Curitiba: fede viva e radicate tradizioni
La comunità ucraina di Curitiba è una delle più grandi del Brasile. Nella città e nei dintorni operano più di quindici comunità greco-cattoliche, che appartengono alla cattedrale metropolitana e a due parrocchie, tra cui la parrocchia di Sant’Anna.
Durante la celebrazione, Mons. Dionisio ha condiviso alcuni ricordi personali legati al suo servizio pastorale a Curitiba: «Conosco molto bene la parrocchia di Sant’Anna perché, durante i miei dodici anni trascorsi a Curitiba, i sacerdoti di questa comunità mi hanno spesso invitato ad aiutarli nella pastorale. Inoltre, presso questa parrocchia ha sede la Casa Madre delle Suore Catechiste di Sant’Anna, la cui attuale Superiora Generale, Suor Edilma Veselovska, ha servito per molti anni a Roma».
Omelia del Vescovo: Saremo giudicati dall’Amore!
Il tema centrale dell’omelia dell’Esarca Apostolico è stato il Vangelo del Giudizio Universale. Mons. Dionisio ha sottolineato che ogni persona sarà giudicata non solo per i peccati commessi, ma anche per il bene che avrebbe potuto fare e non ha fatto.
«Oggi abbiamo ascoltato il Vangelo del Giudizio Universale, in cui Gesù Cristo dice: «Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» e, viceversa, «Tutto quello che non avete fatto a uno di questi più piccoli, non l’avete fatto a me». I primi sentiranno le parole: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il Regno», mentre gli altri: «Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno».
Queste parole ci invitano a porci una domanda all’inizio di questa Quaresima: abbiamo veramente creduto in Gesù Cristo e ci siamo convertiti? Gesù ci invita a condividere il nostro pane, a servirci a vicenda, ad ascoltare e a percepire il bisogno del nostro prossimo. Dio è venuto nel mondo per amore dell’uomo e ogni uomo è chiamato a credere in Lui, ad accogliere il Suo Vangelo e a camminare incontro a chi è nel bisogno».
Il criterio fondamentale del giudizio di Dio sarà l’amore che abbiamo vissuto o non vissuto nella nostra quotidianità. «Saremo giudicati dall’Amore! Dio è Amore! Se abbiamo creduto nell’Amore, saremo partecipi della comunione eterna con Dio! Ma se non abbiamo creduto nell’Amore, se non abbiamo cambiato il nostro egoismo, se non abbiamo compiuto opere d’amore, o peggio ancora, se con le nostre azioni e parole abbiamo ferito gli altri, allora come potremo entrare nell’eternità dell’Amore? Per coloro che hanno rifiutato l’Amore, rimarranno le terribili parole: «Via, lontano da me, maledetti…»
Nel Giudizio Finale verrà rivelato il senso della nostra vita. I Padri della Chiesa ci dicono che dove abbiamo camminato durante la nostra esistenza terrena, lì ci troveremo anche nel giorno del Giudizio Universale».
La Quaresima: un tempo di prova per la nostra fede
Il Vescovo Dionisio ha ricordato che la Domenica del Giudizio Universale prepara i cristiani alla Quaresima, e ha invitato i fedeli a riflettere sul suo significato spirituale. «La Quaresima è un tempo di profonda riflessione sulla nostra fede in Gesù Cristo, sulla nostra fiducia nel Suo Amore venuto dal cielo. È un tempo in cui siamo chiamati a trasformare questa fede in azioni concrete di carità verso i nostri fratelli nel bisogno, affinché possiamo essere elevati alla comunione con Dio».
Allo stesso tempo, ha richiamato la responsabilità dei cristiani di diffondere la verità e l’amore di Dio in un mondo che sempre più si allontana dal Signore. «Oggi, i grandi dittatori vogliono imporre un nuovo ordine mondiale, che non è quello di Cristo, fondato sull’Amore, ma un ordine di menzogna, violenza e inferno sulla terra. Chi costruisce l’inferno sulla terra, ne sarà partecipe per l’eternità».
La Quaresima: un tempo per costruire il Regno di Dio
Concludendo la sua omelia, Mons. Dionisio ha esortato i fedeli a immergersi nella vita spirituale e a compiere passi concreti nel cammino verso il Regno di Dio. «La Quaresima è un’opportunità per riflettere profondamente sulla nostra vita e, anziché diffondere l’inferno, provare a costruire un piccolo paradiso almeno nei nostri ambienti, nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità cristiane.
Così facendo, potremo un giorno entrare a far parte del Regno dei Cieli, il Regno dell’Amore eterno. È a questa vita che il Signore ci chiama, ed Egli ha fatto tutto affinché possiamo esserne partecipi».
Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico