Il Vescovo Dionisio Lachovicz in visita pastorale alla comunità di Chiavari
17 ottobre 2024
Il 12 ottobre 2024, l’Esarca Apostolico, Sua Eccellenza Dionisio Lachovicz, ha compiuto una visita pastorale alla comunità ucraina di Chiavari. Durante la visita, ha presieduto la Divina Liturgia e ha consegnato un attestato di gratitudine al cappellano della comunità, Rev. P. Vitaliy Tarasenko, per il suo devoto servizio pastorale.
Durante la Liturgia, il vescovo Dionisio si è rivolto ai fedeli con una riflessione sul tema dell’amore per i nemici, sottolineando che un vero cristiano, anche in tempo di guerra, deve cercare di fare il bene e non cedere all’odio, pur riconoscendo il dovere morale di difendere il prossimo e la patria. Ha ricordato che l’amore per i nemici non è solo un’emozione, ma si concretizza in azioni di benevolenza, anche quando sono difficili da compiere.
«Nel Vangelo di Luca, subito dopo il comandamento di amare i nemici, troviamo la precisazione: “Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano” (Lc 6:27). Amare, dunque, significa fare del bene. L’amore di cui si parla sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento è un comandamento molto pratico: “Non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità” (1 Gv 3:18). L’amore verso il prossimo si manifesta nel nostro concreto atteggiamento, nell’aiutare chi ha bisogno e non perché lo meriti, ma perché ne ha necessità», ha sottolineato il Vescovo.
Il Vescovo ha evidenziato che l’amore per i nemici richiede una fede profonda, speranza e carità, e che questo cammino non è facile per nessuno, neanche per lui. Non si tratta solo di grandi conflitti, come la guerra, ma anche di piccole tensioni quotidiane con i nostri vicini. Ha quindi richiamato le parole di Gesù nel Vangelo: «Se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, quale merito ne avete? Anche i peccatori fanno lo stesso» (Lc 6:32-33).
Ha concluso la sua omelia con un invito alla preghiera per la fine della guerra e per una pace giusta, auspicando che la comunità e la Chiesa di Chiavari diventino un luogo di incontro con Dio e con il prossimo. «La Chiesa è il luogo in cui ci guariamo a vicenda dalle nostre ferite e preghiamo per la vera pace di Dio, per l’instaurazione del Suo Regno sulla terra: il Regno dell’Amore, della misericordia, della bontà, della verità, anche dell’amore verso i nemici».
Al termine della Liturgia, il Vescovo ha elogiato la comunità di Chiavari per la significativa missione umanitaria che, insieme al cappellano p. Vitaliy, stanno portando avanti durante la guerra in Ucraina.
Successivamente, il Vescovo si è recato a Genova, dove ha presieduto i Vespri nella chiesa di Santo Stefano. La sera ha incontrato il parroco della chiesa, Rev. Don Giuseppe Torre e le sorelle della congregazione Famulato Cristiano, condividendo con loro le testimonianze della sua vita missionaria e dell’esperienza di servizio nell’Esarcato.
Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico