Inaugurazione del nuovo anno giudiziario del Tribunale dell'Esarcato Apostolico e benedizione dei locali per le udienze
28 febbraio 2023
Il 28 febbraio, nella Basilica di Santa Sofia a Roma, si è svolta l'inaugurazione del nuovo anno giudiziario del Tribunale dell'Esarcato Apostolico e la benedizione dei locali dove si svolgeranno le udienze.
L'apertura del nuovo anno giudiziario è iniziata con una preghiera alla Madre di Dio, presieduta dall'Esarca Apostolico, Sua Ecc. Dionisio Lachovicz, con l’assistenza del Vicario giudiziale, Rev. Don Anibal Soutus e dell'impiegato del tribunale, Rev. Don Andriy Kulievych. All'evento hanno preso parte anche i dipendenti della Curia dell'Esarcato: il Protosincello Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, il Cancelliere Rev. Don Petro Golinei, l’Economo Rev. Don Yuriy Ivanyuta, i dipendenti del tribunale e altri ospiti.
“Il compito principale del tribunale è la salvezza delle anime”, così l'Esarca Apostolico ha iniziato il suo discorso ai presenti, spiegando il senso della missione pastorale del tribunale ecclesiastico. ”Un giudice della chiesa è un ministro della salvezza e solo in questo modo può essere un discepolo di Gesù Cristo, dirigendo la sua conoscenza, il suo cuore e la sua forza per servire le persone. Cioè, applicando i canoni, non può dimenticare Gesù Cristo, il suo atteggiamento verso i peccatori, il suo Vangelo, in particolare, quando a volte, come il nostro Salvatore, è costretto a “scrivere per terra” i peccati delle persone”.
Secondo il Vescovo, il tribunale dovrebbe ”andare incontro con l'olio di conforto per lenire e guarire, perché la Chiesa vuole sopportare il dolore degli altri. Pertanto, coloro che partecipano al giudizio sono chiamati a donarsi, sotto la guida dello Spirito Santo, per ascoltare queste persone, applicando i criteri della giustizia, della ricerca, del discernimento. La preghiera allo Spirito Santo sarà sempre ascoltata”.
Dopo la preghiera, il Vescovo Dionisio ha benedetto i locali del tribunale. Ha quindi avuto inizio la solenne apertura del tribunale, all'inizio della quale il Vicario giudiziale don Anibal Soutus ha ringraziato il Vescovo Dionisio per la fiducia, così come i dipendenti del tribunale e la Curia dell'Esarcato per la loro collaborazione, affinché “il Tribunale della Chiesa abbia tutto il necessario per il buon funzionamento delle sue attività”. Parole di ringraziamento sono state rivolte anche alla Società "Santa Sofia" nella persona del suo presidente, Rev. Don Marco Semehen, per aver messo a disposizione i propri locali per le necessità del tribunale.
Presentando brevemente la storia della creazione del tribunale e le sfide associate alla pandemia da coronavirus e alla guerra in Ucraina, don Anibal ha spiegato quale deve essere il servizio del Tribunale nella vita dell'Esarcato.
”Si può dire che attraverso la sua attività, il Tribunale mira a stabilire la verità per la protezione e il ripristino della giustizia nella Chiesa”. Citando le parole del Papa S. Giovanni Paolo II sulla dimensione pastorale dell'attività canonica, il sacerdote ha osservato che la missione del tribunale è “la vera diaconia, cioè il servizio al Popolo di Dio”, che “si rivolge al Tribunale della Chiesa, cercando la giustizia, soprattutto con un unico fine, cioè il raggiungimento della verità giudiziaria, che possa riconciliarlo con Cristo e con la Chiesa”.
Poi don Anibal ha parlato della struttura e del personale del Tribunale dell'Esarcato Apostolico e delle peculiarità del suo funzionamento. Dopo le domande dei presenti, il Vescovo Dionisio ha benedetto solennemente il nuovo anno giudiziario, augurando ai dipendenti del tribunale tutti i doni necessari per un fruttuoso servizio.
Ricordiamo che il Tribunale è stato istituito il 9 novembre 2021, con decreto dell'Esarca Apostolico, e ufficialmente riconosciuto il 29 novembre 2021, con decreto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. È un tribunale di primo grado di giustizia per i fedeli dell'Esarcato Apostolico, la cui giurisdizione si estende su tutto il territorio d'Italia, e che ha il diritto di considerare tutti i tipi di casi che non sono espressamente esclusi dalla legge.
Attualmente il Tribunale è composto da un Vicario giudiziale, tre Giudici, un Promotore di Giustizia e un Difensore del Vincolo, un Revisore dei Conti, un Avvocato Permanente, un Cancelliere, che svolge le funzioni di notaio nella lite, nonché da un Avvocato ecclesiastico e civile.
Ufficio per le Comunicazioni dell'Esarcato Apostolico