La comunità ucraina a Crotone si è allargata, don Vasyl Kulynyak: «Quando Gesù risorgerà, risorgerà anche l’Ucraina»
5 marzo 2024
Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, da due anni oltre 10 milioni di ucraini sono stati costretti a lasciare le proprie terre. Due anni di guerra alle porte dell’Europa ed oggi si chiede ancora la pace e sostegno, soprattutto perchè a farne le spese sono sempre i bambini.
Intanto da Crotone non si ferma la solidarietà per il popolo ucraino, dove viene organizzata la raccolta solidale di indumenti, cibo e medicinali, inviati sul suolo ucraino tramite un tir, grazie al sostegno di associazioni e privati, con l’aiuto concreto di Rev. Don Vasyl Kulynyak, sacerdote dell’Esarcato Apostolico da anni presente a Crotone.
Il sacerdote ucraino da anni cura spiritualmente i connazionali presenti nella diocesi crotonese, con le sante messe celebrate nel cuore del centro storico, presso la parrocchia Santa Maria de Prothospataris.
«Stiamo pregando affinchè la guerra finisca, e che tutti gli ucraini, i militari, i civili possano tornare nelle loro case. Preghiamo affinchè tutto possa finire il prima possibile», ci ha detto il sacerdote.
Il fenomeno migratorio dall’Ucraina in Italia, e verso altre nazioni europee, è aumentato, con un nuovo sistema di accoglienza. La geografia dei flussi migratori nel nostro paese, dunque, è cambiata. E a Crotone la comunità ucraina si è ingrandita: «Qualcuno scappa dalla nostra nazione in modo temporaneo, in attesa che la guerra finisca. Sono arrivate venti famiglie in tutto, quelle presenti da prima della guerra sono un centinaio», ha continuato.
«Questo periodo verso la Pasqua non è ancora tanto felice, ricorderemo le nostre vittime, le persone uccise. Quando Gesù risorgerà, risorgerà anche l’Ucraina», ha concluso don Vasyl.
Inoltre, il 2 marzo, in occasione della giornata di mobilitazione indetta da Europe for Peace, presso il Cimitero di Crotone è stata messa a dimora una pianta di rose accanto all’Olivo Bianco dedicato alle vittime del naufragio nel 2023. Oltre le diverse associazioni e l’assessore all’ambiente Angela Maria De Renzo, era presente per la benedizione don Stefano Cava, parroco della Chiesa della Madonna del Carmine, e il sacerdote ucraino don Vasyl Kulynyak.
La Preghiera ha interessato le Vittime del naufragio e le Vittime della guerra in Palestina, Israele, Medio Oriente ed Ucraina, nel secondo anniversario dell’ invasione russa, e la posa della pianta è avvenuta nel piccolo giardinetto dove già, anni fa, è stato posto un albero di ulivo, simbolo e segno di pace. «Un momento di raccoglimento in luogo sacro per Crotone, per ricordare le vittime del Naufragio — ha detto l’assessore De Rienzo — abbiamo pregato insieme alla comunità ucraina per la pace nel mondo, in un momento molto particolare».
«Noi cerchiamo come ucraini di fare tutto affinchè la guerra finisca il prima possibile — sono le parole di padre Vasyl — ma dipende anche dalle altre nazioni, ma deve esserci il sostegno della società, dei politici e dei diplomatici. La nostra preghiera è stata rivolta alle vittime delle guerre, a chi deve emigrare, a chi perde la vita durante il viaggio per un futuro migliore». Preghiera anche per le ingiustizie di chi soffre nella propria terra, ha aggiunto il sacerdote, a causa della guerra. «Come ucraini cerchiamo di difenderci, e difendere la comunità europea, perchè non smetto mai di ripetere che non è solo una guerra contro la nostra nazione ma contro l’Europa. Perciò siamo tutti coinvolti affinchè vinca la pace».
«Siamo qui presenti perchè crediamo nella giustizia, nell’umanità e nella possibilità di un mondo migliore — ha aggiunto Patrizia Luzzaro, socia di Italia Nostra — l’Ucraina è minacciata da un’invasione, questo vuol dire che i diritti e la pace non ci piovono dal cielo ma sono una conquista dopo un’azione concreta. La preghiera dunque non è efficace se non è accompagnata da gesti di pace e di giustizia».
Presenti le associazioni Italia Nostra, il Circolo Laudato sii di Crotone e del Mediterraneo, e il Masci di Crotone. «Sì, il circolo Laudato sii di Crotone ha accolto questa iniziativa per portare avanti, in uno spirito francescano, un momento di pace che possa essere l’inizio di un percorso di pacificazione», ha concluso Francesco Torchia del Circolo Laudato Sii.