«La Pasqua ci dà la speranza di vedere la sconfitta del male attraverso la vittoria di Cristo Risorto» — il capo dell’ufficio dell’Elemosineria Apostolica
3 aprile 2024
Il 1 aprile, nella Basilica di Santa Sofia a Roma si è svolta una solenne Liturgia presieduta dal rettore della basilica, padre Marco-Yaroslav Semehen. Hanno concelebrato il vicerettore padre Dmytro Kudin, padre Andriy Pelenskyi e l’ospite invitato don Francesco Mazzitelli, capo dell’ufficio dell’Elemosineria Apostolica.
La visita di don Francesco è significativa per la comunità ucraina, la quale ha ricevuto più volte sostegno e aiuto dall’Elemosineria sin dall’inizio della guerra in Ucraina. Dopo la Liturgia, padre Marco-Yaroslav ha accolto il nobile ospite e a nome degli ucraini ha espresso gratitudine per l’assistenza umanitaria fin dal primo giorno della guerra:
«Grazie per aver condiviso con noi il trionfo della festa della Risurrezione di Cristo. La nostra numerosa comunità ucraina è grata per ciò che fate per l’Ucraina. L’ultima assistenza è stata del valore di 30.000 euro, e già il prossimo sabato i nostri volontari invieranno tale somma alle città che soffrono maggiormente a causa dell’aggressione russa».
In ricordo delle preghiere solenni nella basilica, il rettore ha regalato a don Francesco un libro intitolato «Memorie» del Cardinale Yosyf Slipyy» in lingua italiana. A sua volta l’ospite invitato si è rivolto ai fedeli con parole di augurio pasquale e di sostegno: «Ringrazio padre Marco per l’opportunità di partecipare a questa Divina Liturgia. Possa la misericordia di Dio essere su di voi e su tutto il vostro popolo in questo tempo di grande festa.
La misericordia di Dio, come ha detto Papa Giovanni Paolo II, consiste nel superare i tempi in cui il male prevale. La misericordia divina è una viva speranza, con cui il Signore ci si dona. E chi ha speranza non sarà mai solo e potrà superare ogni cosa. Infatti, la Pasqua ci dà la speranza di vedere la sconfitta del male attraverso la vittoria di Cristo Risorto».
Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico