«La Resurrezione di Gesù è una testimonianza che il bene e la vita trionfano sempre» — il Protosincello durante la Liturgia di Pasqua a Sulmona
31 marzo 2024
Il 30 aprile nella città italiana di Sulmona, in provincia dell’Aquila, è stata celebrata la prima Divina Liturgia in lingua ucraina secondo il rito bizantino.
La liturgia pasquale è stata presieduta dal Protosincello dell’Esarcato Apostolico, Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, in concelebrazione con il cappellano della comunità a Pescara, Rev. P. Dmytro Hutnyk. La preghiera eucaristica con la comunità è stata condivisa anche da Monsignor Michele Fusco, Vescovo della Diocesi di Sulmona-Valva. Erano presenti circa 50 ucraini, i quali hanno avuto anche l’opportunità di accedere al Sacramento della Riconciliazione.
Nella sua omelia, padre Teodosio ha sottolineato che le sofferenze, la morte e la risurrezione del nostro Salvatore Gesù ci insegnano, due cose. «In primo luogo, che il Signore ha pagato un prezzo straordinariamente grande per ciascuno di noi, e quindi siamo molto preziosi per Lui, che ci ama infinitamente, nonostante gli errori che abbiamo commesso nella nostra vita; in secondo luogo, che il male e la morte non hanno l’ultima parola nemmeno in questa vita terrena», ha sottolineato il celebrante.
Al termine della Liturgia, il Protosincello, a nome dell’Esarca Apostolico Sua Ecc.za Dionisio Lachovicz, ha ringraziato Monsignor Michele, per aver aperto il cuore della Chiesa locale e della comunità italiana alle esigenze spirituali e umanitarie del popolo ucraino. Ha espresso gratitudine per la solidarietà dimostrata al popolo che lotta per la libertà e per un futuro migliore.
Padre Teodosio ha anche espresso parole di gratitudine ai fedeli per il loro desiderio di pregare nel rito nativo in lingua ucraina e per il desiderio di preservare la propria identità in terra italiana. Li ha salutati con l’augurio di una Felice Pasqua.
Infine, ha espresso questi auguri: «Miei cari, che le parole dell’angelo rivolte alle donne portatrici di mirra: ”Perché cercate tra i morti Colui che è vivo? Non è qui, è risorto’ (Luca 24, 5–6), ci ricordino sempre Cristo Vincitore, che testimonia di fronte al mondo intero l’amore infinito di Dio per l’umanità e la Sua potenza su tutto il mondo; e anche che il bene e la vita trionfano sempre sul male e sulla morte».
Successivamente, sono stati benedetti i cestini pasquali.
Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico