«La santità si manifesta nelle persone che vivono le virtù cristiane eroiche»: le parole del Vescovo Mykhaylo Bubniy nella Cattedrale
27 maggio 2024
Il 27 maggio, nella Domenica di Tutti i Santi, Sua Ecc.za Mykhaylo Bubniy, Esarca di Odessa della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, ha visitato la Cattedrale dei SS. Sergio e Bacco e della Madre di Dio di Zhyrovyci. In questi giorni, per incarico di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, il Vescovo è delegato della UGCC alla 79 ª Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, durante la quale ha rivolto un discorso ai Vescovi italiani sulla guerra in Ucraina.
Questo giorno domenicale il Vescovo ha presieduto la Divina Liturgia nella Cattedrale dell’Esarcato Apostolico. Hanno concelebrato con lui il Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, Protosincello dell’Esarcato, e il Rev. P. Svyatoslav Makar, vice-parroco. All’inizio della celebrazione, a nome del Vescovo Dionisio Lachovicz, p. Teodosio ha dato il benvenuto al Vescovo e ai fedeli presenti. Ha osservato che per la comunità è molto significativo accogliere un ospite così importante della città di Odessa, sotto la cui cura pastorale si trovano quattro regioni che oggi soffrono gravemente a causa della brutale aggressione russa.
Il Protosincello ha ringraziato l’Esarca di Odessa e il suo clero per la loro resilienza e dedizione, poiché loro e i loro fedeli sono un esempio di cristiani che, nelle circostanze più difficili della vita, rimangono nella loro Patria, pregano e fanno tutto il possibile per superare il male. «Il Vescovo e il suo clero continuano a dare un esempio di fedeltà e servizio, fornendo aiuti caritativi a coloro che il Signore ha affidato loro. Rimangono insieme ai loro fedeli, dimostrando una vera cura pastorale in condizioni di pericolo e di guerra», ha detto.
Nella sua omelia, il Vescovo Mykhaylo ha sottolineato l’importanza della santità nella vita cristiana. Facendo riferimento al brano evangelico della Domenica di Tutti i Santi nella tradizione bizantina, ha sottolineato come ognuno di noi è chiamato alla santità. Secondo il celebrante, la maggior parte di noi ha avuto la possibilità di incontrare nella propria vita una persona santa. Ha ricordato San Giovanni Paolo II, che visitò l’Ucraina nel 2001, quando si svolsero numerose celebrazioni di preghiera a Kyiv e Leopoli.
«La santità si manifesta anche tra noi, in quelle persone che vivono le virtù cristiane eroiche. Le persone sante sono coloro che, nonostante le difficoltà, non si lamentano, ma ringraziano sempre il Signore per tutto ciò che accade nella loro vita. Si distinguono per una fede profonda, che si manifesta sia nelle gioie e nei successi, sia nei momenti difficili della vita», ha osservato.
Il Vescovo ha esortato tutti a coltivare la santità nella propria vita, poiché è la nostra vocazione cristiana. «Nonostante le circostanze in cui viviamo oggi, dobbiamo fare tutti gli sforzi per testimoniare veramente il nostro cristianesimo e seguire Cristo. I nostri santi predecessori hanno dimostrato che la santità nella vita quotidiana è possibile. Il Signore è sempre vicino, ci sostiene, ci benedice e ci dà forza per il nostro cammino di santità».
Alla fine della Liturgia, il Protosincello ha espresso gratitudine al Vescovo Mykhaylo per la comune preghiera eucaristica, durante la quale i fedeli hanno innalzato le loro suppliche per una pace giusta e duratura nella nostra terra. Il sacerdote ha ringraziato il Vescovo per il suo servizio e ha chiesto di benedire i fedeli ucraini in Italia affinché «siano sempre veri testimoni e ambasciatori dell’Ucraina in Europa, raccontando alla società la verità sulle sofferenze e l’eroismo del popolo ucraino».
Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico