L’Esarca Apostolico ha presentato il nuovo pastore per la comunità ucraina di Ravenna
10 giugno 2024
Sabato 8 giugno 2024, nella chiesa di San Giovanni Battista, la comunità ucraina di Ravenna ha celebrato la presentazione solenne del nuovo pastore, p. Volodymyr Voloshyn. In occasione di questo evento, si è svolta la visita del Vescovo Dionisio Lachovicz, Esarca Apostolico, nell’ambito del cambiamento del pastore tanto atteso dai fedeli dopo un periodo di assenza di un sacerdote permanente.
L’evento atteso ha visto la partecipazione dell’Esarca Apostolico Dionisio Lachovicz e del Vescovo della diocesi locale italiana, Mons. Lorenzo Ghizzoni. Durante la Divina Liturgia, hanno concelebrato insieme ai Vescovi: l’ex cappellano della comunità, p. Ivan Sekhna, e il direttore del Dipartimento diocesano «Migrantes», p. Vincenzo Tomaiuoli. All’evento hanno partecipato anche gli ucraini della comunità vicina di Faenza per portare i loro saluti.
Durante l’omelia, S. E. Dionisio ha sottolineato che p. Volodymyr Voloshyn ha una grande esperienza nell’attività pastorale. Dal 24 novembre 2002 ha servito a Firenze, dove per quasi 22 anni ha svolto il ministero pastorale nella comunità locale. Dall’11 aprile 2016 all’ottobre 2021, ha ricoperto la carica di coordinatore pastorale dei sacerdoti ucraini in Italia e loro rappresentante nella Commissione Patriarcale della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina e nella Conferenza Episcopale Europea.
Durante il suo servizio a Firenze, p. Volodymyr ha scritto due libri sulla città, ha organizzato i giovani, fondato una scuola ucraina e provveduto agli spazi per il sacerdote. Ha anche stabilito ottime relazioni con il cardinale fiorentino Giuseppe Betori e il clero dell’arcidiocesi. Ora, secondo il Vescovo, la comunità di Ravenna potrà apprezzare la sua dedizione e i suoi talenti.
Successivamente, S. E. Dionisio ha tenuto un’omelia sulla festa della Compassione della Santissima Madre di Dio, che cade il sabato dopo la festa del Sacro Cuore di Gesù. «La Santissima Madre di Dio è stata presente con Gesù fin dal momento del Suo concepimento fino alla crocifissione, dandogli il suo sostegno materno e amore. Ha partecipato senza lamenti a tutti gli eventi della vita di Suo Figlio, sostenendolo particolarmente sulla via dolorosa della croce. I fedeli della Chiesa di Cristo esprimono la loro compassione alla Santissima Madre di Dio, celebrando solennemente questa festa in suo onore», ha detto il Vescovo.
L’Esarca Apostolico ha ricordato come Papa Benedetto XVI, in una sua omelia, abbia sottolineato il significato spirituale della gioia e della gloria della Risurrezione di Gesù Cristo per la Vergine Maria. Ha evidenziato che oggi Maria si trova nella gioia e nella gloria, e le sue lacrime, che hanno bagnato il Golgota, si sono trasformate in un sorriso che nulla può spegnere. Tuttavia, anche in questa gioia, Maria continua a soffrire con noi, come possiamo vedere lungo tutta la storia del cristianesimo.
Poi il Vescovo si è rivolto a Mons. Lorenzo Ghizzoni: «La Madre del nostro Signore Gesù Cristo, è diventata la Madre di tutti gli uomini. Guarda il nostro dolore, le nostre sofferenze, le nostre difficoltà. Sorride a noi nel pericolo, piange con noi per il dolore, allevia le nostre pene e benedice le nostre gioie. Come ha osservato il relatore, il Papa ha esortato tutti insieme a mostrare compassione per i bisognosi sull’esempio di Maria. ”La storia recente dell’Ucraina richiede la nostra misericordia e cura per il corpo e l’anima del popolo ucraino. Con la guerra, l’Ucraina è diventata un grande ospedale, con centinaia di migliaia di morti e numerose ferite gravi nel corpo e nell’anima del popolo ucraino”, ha detto rivolgendosi a Mons. Lorenzo.
Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico