L’Esarca Apostolico ha presieduto la Divina Liturgia per la pace in Ucraina e nel mondo nella Basilica di Santa Sofia a Roma
28 ottobre 2023
27 ottobre 2023, il Santo Padre Francesco ha proclamato la Giornata di preghiera e digiuno per la pace in Ucraina e nel mondo. Rispondendo all’appello del Pontefice, l’Esarcato Apostolico per i cattolici ucraini di rito bizantino in Italia si è unito in preghiera eucaristica nella Basilica di Santa Sofia a Roma.
Sua Ecc.za Dionisio Lachovicz, Esarca Apostolico per i cattolici ucraini di rito bizantino in Italia, ha presieduto la Divina Liturgia, alla quale hanno concelebrato il Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, Protosincello dell’Esarcato Apostolico, il Rev. P. Ihor Haley, Cancelliere dell’Esarcato, il Rev. P. Luis Caciano, OSBM, rettore del Pontificio Collegio San Giosafat, il Rev. P. Bernard Pidhirnyi, OSBM, vicerettore dell’istituto di formazione, il Rev. P. Dionisii Zavedyuk, OSBM, sacerdote del collegio, il Rev. P. Dmytro Kudin, vicerettore della cattedrale, ed altri sacerdoti.
Durante l’omelia, il Vescovo Dionisio ha presentato riflessioni sulla pace: «Il desiderio di pace è radicato nel profondo del cuore umano, e la paura e il rifiuto delle differenze degli altri esseri umani causano guerre e conflitti. Ci sono sempre state guerre, qualunque sia lo sviluppo dell’umanità, perché il peccato abita nell’uomo. Imperatori e zar vorranno sempre dimostrare la loro superiorità sugli altri, espandere il territorio, lasciare il loro nome nella storia. L’orgoglio, la vanità abitano nel loro cuore, che non è sotto il dominio di Dio.»
Il Vescovo ha osservato che oggi assistiamo a una pagina critica della storia dell’umanità moderna e al pericolo della distruzione di tutti gli esseri viventi, perché «i dittatori brandiscono già armi nucleari». Ma, secondo lui, invece, il vangelo di Giovanni ci dà speranza, quando Gesù, salutando i suoi discepoli, dice: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace; ”non come dà il mondo, io la do a te’. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia paura!”.
Il Vescovo ha sottolineato che siamo tutti invitati a preservare la pace e a non permettere che la guerra, l’odio e il desiderio di vendetta entrino nei nostri cuori, perché tali sentimenti ci uccidono. «Siamo, al contrario, chiamati ad essere ”medici delle anime e dei corpi’, a guarire le ferite gli uni degli altri, nelle parole e nei fatti. Forse non sappiamo confortare, ma la nostra vicinanza, l’insegnamento dell’ascolto e anche gli abbracci hanno il potere di infondere speranza”.
Sua Ecc.za Dionisio ha concluso la sua omelia con le parole della preghiera di Papa Francesco: «Il Dio della pace ci benedica e ci aiuti! Maria Santissima, Madre del Principe della Pace e Madre di tutti i popoli della terra, accompagni e, passo dopo passo, sostenga nel cammino della riconciliazione. Possa ogni persona che viene al mondo poter sperimentare la vita nella pace e sviluppare pienamente la promessa di amore e di vita che porta dentro di sé».
Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico