Messaggio di Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Hryhoriy Komar ai sacerdoti e ai fedeli dell’Esarcato Apostolico

8 marzo 2025

All’inizio del mio ministero, voglio invitare tutti voi a un viaggio comune nella fede, affinché possiamo seguire Cristo insieme, pellegrini nella speranza, sostenendoci reciprocamente nel nostro cammino verso il Regno di Dio. Ognuno di noi ha una missione speciale, perché il Signore ci ha dato doni e compiti unici per servirLo e per servirci a vicenda, arricchendo la nostra comunità dell’Esarcato.

Messaggio di Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Hryhoriy Komar ai sacerdoti e ai fedeli dell’Esarcato Apostolico

Messaggio del Vescovo Hryhoriy Komar,
Amministratore Apostolico sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis,
ai sacerdoti e ai fedeli dell’Esarcato Apostolico
per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino in Italia

Sua Ecc. Rev.ma Vescovo Dionisio,
Reverendi Padri,
Reverende Suore,
Cari fratelli e sorelle in Cristo!

Con profonda fiducia nella Provvidenza Divina, accetto la nomina da parte di Sua Santità Papa Francesco ad Amministratore Apostolico dell’Esarcato Apostolico per i fedeli della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina in Italia.

Esprimo la mia sincera gratitudine a Sua Santità e lo accompagno nella preghiera in questo tempo di prove. Ringrazio anche i suoi collaboratori, Sua Beatitudine il Patriarca Sviatoslav e il Sinodo dei Vescovi della nostra Chiesa per la loro benedizione, il sostegno e la benevolenza verso di me e il nostro Esarcato.

Esprimo la mia profonda riconoscenza al mio predecessore, Mons. Dionisio, ai coordinatori della pastorale e ai sacerdoti che fin dall’inizio hanno contribuito alla formazione delle nostre comunità e della vita ecclesiale per gli ucraini in Italia. Ringrazio i consacrati e tutti i fedeli per la loro incessante preghiera, per il loro lavoro instancabile, per il loro fervente servizio e per gli sforzi dedicati alla costruzione delle strutture ecclesiali, che sono diventate un solido fondamento per la crescita e lo sviluppo dell’Esarcato.

Ricordo con gratitudine le donne ucraine, che, giunte all’inizio degli anni 2000, sono state le silenziose costruttrici oranti della nostra comunità ecclesiale. Esse hanno custodito la loro identità religiosa e nazionale, testimoniando con zelo la loro fede e unendosi in comunità ecclesiali, ponendo così le basi spirituali sulle quali, in un tempo propizio, è stato istituito l’Esarcato Apostolico.

Accolgo con trepidazione nel cuore questa chiamata al servizio e chiedo di poter anch’io, d’ora in poi, unirmi a questa Santa opera nella vigna del Signore in terra italiana, santificata dal sangue dei primi martiri e confessori della fede.

Desidero, innanzitutto, non essere soltanto un amministratore, ma camminare accanto a voi nel percorso della fede, condividendo le vostre gioie e le vostre prove, cercando con voi la volontà di Dio e desiderando con tutto il cuore essere un buon pastore e fratello in Cristo. Condividendo le sagge parole di Sant’Agostino, le faccio mie e le ripeto con voi:

«Per voi sono Vescovo, con voi sono Cristiano».

All’inizio del mio ministero, voglio invitare tutti voi a un viaggio comune nella fede, affinché possiamo seguire Cristo insieme, pellegrini nella speranza, sostenendoci reciprocamente nel nostro cammino verso il Regno di Dio.

Ognuno di noi ha una missione speciale, perché il Signore ci ha dato doni e compiti unici per servirLo e per servirci a vicenda, arricchendo la nostra comunità dell’Esarcato. Come discepoli di Cristo, siamo chiamati, non solo ad annunciare il Vangelo con le parole, ma a viverlo nella vita quotidiana, osservando i comandamenti di Dio e portando la luce dell’amore là dove manca la verità, la misericordia e la speranza.

In questo cammino ci accompagnino dal cielo tutti i Santi del nostro popolo, in particolare San Giosafat, martire per l’unità della Chiesa, le cui reliquie riposano a Roma e anche i nostri fratelli e sorelle, i primi costruttori del nostro Esarcato, che sono già passati alla casa del Padre.

Con speciale gratitudine ricordiamo la memoria luminosa di padre Ivan Muzychka, parroco della comunità ucraina a Roma e pastore a Napoli e padre Vasyl Potochniak, primo coordinatore pastorale, che, con grande zelo, hanno lavorato per il bene spirituale degli ucraini in Italia.

Approfitto di questa occasione per esprimere la mia sincera gratitudine al popolo italiano e alla Chiesa italiana, che ci hanno accolti con grande generosità, aprendoci le loro case, le loro chiese e i loro cuori.

Il loro sostegno, specialmente in questo tempo di difficoltà estreme, è per noi di vitale importanza. Non dimenticheremo mai coloro che sono stati al nostro fianco nel momento decisivo, aiutandoci a difendere l’Ucraina, la sua dignità e la sua libertà.

Affido me stesso, tutti noi e il futuro del nostro Esarcato alla protezione materna della Santissima Vergine Maria, chiedendoLe di intercedere presso il Signore per il dono di una pace giusta e duratura e di proteggere con il Suo manto l’Ucraina, l’Italia, l’Europa e il mondo intero.

Cari ucraini in Italia, vi abbraccio tutti nella mia preghiera e umilmente vi chiedo di pregare per me, affinché il Signore mi conceda la saggezza e la forza di essere un buon pastore, seguendo in tutto Cristo nostro Signore.

La benedizione del Signore sia su tutti voi!

+ Hryhoriy

Amministratore Apostolico sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis

7 marzo 2025 / Prima settimana di Quaresima

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