Nel 20° anniversario della comunità ucraina a Pordenone, l’Esarca Apostolico ha premiato il suo pastore con una croce con decorazioni
20 maggio 2024
Il 19 maggio 2024, nella Solennità della Pentecoste, Sua Ecc.za Dionisio Lachovicz, Esarca Apostolico, ha compiuto una visita pastorale alla comunità ecclesiale ucraina nella città di Pordenone, nel nord Italia.
La visita del Vescovo Dionisio si è svolta in occasione della celebrazione del ventesimo anniversario di questa comunità. All’ingresso della chiesa, l’Esarca Apostolico è stato accolto dai parrocchiani guidati dal loro pastore, il Rev. P. Andriy Kulievych. I fedeli hanno offerto al Vescovo il tradizionale pane ucraino e i fiori.
Prima dell’inizio della Divina Liturgia, l’Esarca ha letto il decreto di premiazione del Rev. P. Andriy Kulievych con un’alta onorificenza ecclesiastica, una croce pettorale d’oro con decorazioni, per il suo lungo lavoro pastorale e amministrativo nella comunità e nel Tribunale dell’Esarcato Apostolico. Dopo la proclamazione del Santo Vangelo, S. E. Dionisio si è rivolto ai fedeli con l’omelia, sottolineando il ruolo dello Spirito Santo nella vita del cristiano.
«Oggi celebriamo l’evento della discesa dello Spirito Santo sugli apostoli, lo Spirito che è Spirito di libertà, perché Egli viene nella nostra vita solo quando ci apriamo alla sua presenza. Lo Spirito Santo è Spirito di amore, che dimora in noi quando ci amiamo l’un l’altro e sappiamo perdonarci a vicenda. Il nostro aggressore lancia bombe e missili sull’Ucraina, perché è sotto l’influenza dello spirito opposto, uno spirito che non sa amare ma solo fare del male, uno spirito che non costruisce, come fa lo Spirito Santo, ma distrugge, uno spirito di tenebre che odia la luce. Noi, invece, come cristiani, dobbiamo sforzarci di vivere nell’amore, nella luce e nel bene, la cui fonte è lo Spirito Santo», ha detto l’Esarca.
Dopo la Divina Liturgia, il p. Andriy ha ringraziato il Vescovo per la visita e l’alta onorificenza ecclesiastica, e i fedeli per il loro sostegno, la preghiera comune e la splendida celebrazione.
Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico