Nella Cattedrale della Madonna di Zhyrovyci e dei Santi Martiri Sergio e Bacco si è celebrata solennemente la festa patronale

7 ottobre 2024

Domenica 6 ottobre 2024, nella Cattedrale della Madonna di Zhyrovyci e dei Santi Martiri Sergio e Bacco, si è celebrata solennemente la festa patronale.

Nella Cattedrale della Madonna di Zhyrovyci e dei Santi Martiri Sergio e Bacco si è celebrata solennemente la festa patronale

La Divina Liturgia è stata presieduta da Sua Eccellenza Mons. Bohdan Dzyurakh, Esarca Apostolico per i cattolici ucraini in Germania e Scandinavia, insieme a Sua Eccellenza Mons. Dionisio Lachovicz, Esarca Apostolico per i cattolici ucraini di rito bizantino in Italia e numerosi sacerdoti che sono venuti, su invito del parroco p. Lyubomyr Kostyuk, per questa celebrazione parrocchiale.

Durante l’omelia, Mons. Bohdan ha riflettuto sul passo evangelico dell’evangelista Luca 7, 11–16, che narra la risurrezione del giovane di Nain, figlio unico della madre vedova, iniziando con queste parole: «Possiamo solo immaginare i sentimenti che abitavano nel cuore di Gesù mentre assisteva a questa scena. Possiamo supporre con grande probabilità che, guardando quella vedova che accompagnava suo figlio, Egli vedesse sua Madre che, di lì a poco, avrebbe accompagnato al sepolcro il Suo stesso corpo senza vita. Sicuramente il nostro Signore fu profondamente toccato nel vedere il dolore di quella madre, perché in lei riconosceva il dolore della Sua. Egli ha fatto proprio quel dolore, non è passato oltre, ma si è fermato. Non ha evitato la sofferenza umana, ma è intervenuto, stendendo la mano per aiutare. E già la presenza di Gesù in quella processione della morte preannuncia il trionfo della vita.»

Il Vescovo ha continuato: «Gesù è presente anche ora nel destino del nostro popolo. Vuole manifestare la sua potenza attraverso di noi, visitando persone e famiglie concrete. Quante processioni funebri oggi, forse anche in questo momento, attraversano i nostri villaggi e città, quanta sofferenza, quanto sangue e quante lacrime vengono versate sulla nostra martoriata terra ucraina. In queste circostanze terribili, la nostra unica speranza è il Signore risorto, che si visita e da sempre ha visitato, il nostro popolo per renderlo vivo. Oggi preghiamo e cantiamo: ”Dio, il Tuo popolo è vivo, salvaci, benedicici.’»


Mons. Bohdan ha concluso con queste parole: «Guardiamo a Gesù, come Egli agisce, notiamo la persona sofferente accanto a noi, fermiamoci, sentiamo nel nostro cuore il dolore e la compassione, facciamo nostro il dolore degli altri, ma poi, rivolgiamoci con parole di consolazione, come Dio ci ispirerà. Abbiamo tanto bisogno oggi di essere pazienti l’uno con l’altro, di perdonarci, dobbiamo permettere a Dio di guarirci, affinché possiamo guarire gli altri con la parola, con lo sguardo, con la preghiera. Ma non fermiamoci qui, perché solo le parole non bastano, soprattutto le parole umane.»

Al termine della solenne Liturgia dedicata alla festa dei Santi Sergio e Bacco, Mons. Dionisio ha espresso la sua gratitudine a Mons. Bohdan per la sua visita e la preghiera durante questa celebrazione festiva. Ha ringraziato anche per l’omelia ispiratrice, che ha aiutato i fedeli a comprendere più profondamente il passo evangelico e per le sue cure pastorali e preghiere per la comunità.

Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico

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