Nella prima domenica della Quaresima, l’Esarca Apostolico ha ordinato un nuovo sacerdote

19 febbraio 2024

Il 18 febbraio, nella prima domenica della Quaresima, nella Cattedrale della Madonna di Zhyrovychi e dei santi martiri Sergio e Bacco, Sua Eccellenza Dionisio Lachovicz, durante la Divina Liturgia, ha ordinato sacerdote il Rev. P. Sviatoslav Makar, uno studente dell’Università Pontificia di San Tommaso d’Aquino «Angelicum».

Nella prima domenica della Quaresima, l’Esarca Apostolico ha ordinato un nuovo sacerdote

A questa solenne celebrazione hanno partecipato anche: il Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, Protosincello dell’Esarcato Apostolico; il Rev. P. Stepan Makar, Sincello per gli affari del servizio sociale dell’Eparchia di Sokal’-Zhovkva; il Rev. P. Roman Uley, collaboratore della Cattedrale della Resurrezione a Kyiv; il Rev. P. Dmytro Shcherbatyy, studente dell’Università Pontificia Lateranense ed anche gli studenti del Collegio di San Giosafat, ospiti e fedeli venuti a condividere la gioia di questo evento.

Le riflessioni evangeliche del Vescovo hanno riguardato le letture liturgiche della prima domenica della Quaresima e il significato spirituale della Domenica dell’Ortodossia. Durante l’omelia, S. E. Dionisio ha sottolineato: «La Parola del Vangelo di Giovanni parla di incontri e di una catena di chiamate: ”Vieni e vedi”. Il Vangelo che abbiamo ascoltato narra che ”Giovanni stava con due dei suoi discepoli”, e vedendo Gesù, Giovanni disse: ”Ecco l’Agnello di Dio”. Sentendolo, i due discepoli lasciarono Giovanni e seguirono Gesù. Gesù, vedendoli, chiese: ”Che cosa cercate?”, e loro risposero: ”Maestro, dove abiti?”. Gesù disse loro: ”Venite e vedete”.

Questi primi discepoli chiamano gli altri: Andrea chiama suo fratello Pietro, dicendo «Abbiamo trovato il Messia’, e successivamente Gesù trova Filippo e gli dice: ”Vieni dietro a me”. Filippo, a sua volta, chiama Natanaele. Così, questa catena di chiamate ci aiuta a guardare a Gesù, che compie opere buone a beneficio dei bisognosi, dà la sua vita per la salvezza dell’umanità e dice che ”nessuno ha un amore più grande di colui che dà la sua vita per i suoi amici’”.


Il Vescovo ha aggiunto: «Cari fratelli e sorelle! Oggi il diacono Sviatoslav diventerà sacerdote a immagine di Gesù Cristo, diventerà pastore del Popolo di Dio, pronto a ogni sacrificio. Diventerà anche un’icona attraverso la quale Dio parlerà. Nella Genesi leggiamo che ”Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò’ (Genesi 1,27). Perciò, quando diciamo che l’uomo è creato a immagine di Dio, riconosciamo che l’uomo è chiamato a essere testimone del mondo soprannaturale, a essere un’immagine del Dio vivente per il popolo”.

Concludendo la sua omelia, l’Esarca Apostolico si è rivolto al neo-sacerdote: «Caro Sviatoslav, come vescovo, pregherò per te, ”affinché tu sia degno di presentarti senza peccato davanti all’altare santo di Dio, per predicare il Vangelo del Regno di Dio, santificare la parola della verità di Dio, portare doni spirituali a Dio, per rinnovare le persone attraverso lo Spirito Santo. Tutto nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, ora e sempre, nei secoli dei secoli”.

Al termine della Divina Liturgia, ciascuno dei presenti ha ricevuto la benedizione dal nuovo sacerdote.

Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico

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