Padre Teodosio R. Hren, OSBM, agli ucraini di Ostia: «Sull’esempio dei Santi Gioacchino e Anna affidiamoci alle mani del Dio misericordioso»

9 settembre 2024

L’8 settembre 2024 la comunità ucraina di Ostia ha celebrato solennemente la festa della Natività della Beata Vergine Maria. In occasione di questa festa, la comunità è stata visitata dal Protosincello dell’Esarcato Apostolico, Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, che ha presieduto la Divina Liturgia. Prima della celebrazione, il sacerdote ha ufficiato ai fedeli il sacramento della confessione, aiutandoli a prepararsi per l’incontro con Cristo Eucaristico.

Padre Teodosio R. Hren, OSBM, agli ucraini di Ostia: «Sull’esempio dei Santi Gioacchino e Anna affidiamoci alle mani del Dio misericordioso»

Durante l’omelia, il sacerdote ha sottolineato l’importanza della festa, evidenziando che la Natività della Beata Vergine Maria segna l’inizio del ciclo delle 12 principali feste della Chiesa. Riflettendo sul significato di questo evento, padre Teodosio ha notato che la Beata Vergine occupa un posto altrettanto importante nella vita dei cristiani, quanto una madre nella vita di ogni persona. «Invitandoci a celebrare la nascita della Madre di Dio, la Chiesa vuole mostrarci che tutto comincia dalla madre, e quanto sia importante e insostituibile il suo ruolo, la sua preghiera e la sua cura nella vita di ciascuno di noi» — ha sottolineato padre Teodosio.

Un posto speciale nell’omelia è stato riservato ai santi Gioacchino e Anna, i genitori della Beata Vergine Maria. Il sacerdote ha elogiato le loro virtù — pazienza e fiducia in Dio — poiché, nonostante gli anni di attesa, non hanno mai perso la speranza né si sono lamentati, continuando a confidare nella misericordia divina.

«I santi Gioacchino e Anna, genitori della Beata Vergine Maria, si sono distinti per qualità estremamente importanti, che sono necessarie per ogni cristiano: la paziente attesa e la fiducia nel Signore. Hanno mostrato che per la grazia e la misericordia di Dio c’è sempre un tempo giusto. Ciò che chiedevano — il dono di un bambino — lo hanno ricevuto in età avanzata, quando, umanamente, sembrava impossibile.

Oltre alla virtù della pazienza, sono un esempio di profonda fiducia in Dio. Durante tutto il periodo della loro sterilità, non si sono mai lamentati di Dio. Sebbene nella mentalità dell’epoca la sterilità fosse considerata una punizione per i peccati, questa coppia santa non ha mai detto: ”Dio, perché così? Viviamo giustamente, ma non abbiamo discendenti’. Hanno aspettato con pazienza e preghiera, affidandosi nelle mani del Padre misericordioso, che sa quando dare all’uomo ciò di cui ha bisogno».

Il predicatore ha evidenziato l’importanza di queste virtù anche per gli ucraini contemporanei, specialmente in questo difficile periodo di guerra. La pazienza e la fiducia nel Signore sono le qualità di cui oggi ogni cristiano ha particolarmente bisogno, cercando conforto e speranza nei tempi di prova.

Al termine della liturgia, padre Teodosio, a nome dell’Esarca Apostolico, Monsignor Dionisio Lachovicz, ha rivolto un saluto alla comunità ucraina per la festa, augurando loro una continua crescita e sviluppo nell’unità e nell’amore reciproco.

Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico

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