Presentazione del nuovo cappellano per le comunità di Benevento e Campobasso

18 febbraio 2025

Domenica 16 febbraio 2025, il Protosincello dell’Esarcato Apostolico, Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, ha visitato le comunità ucraine delle città di Benevento e Campobasso per presentare il loro nuovo cappellano, Rev. P. Mykola Shevtsiv.

Presentazione del nuovo cappellano per le comunità di Benevento e Campobasso

Celebrazione e presentazione a Benevento

La prima presentazione del nuovo sacerdote è avvenuta a Benevento, durante la solenne Divina Liturgia, presieduta da Rev. P. Teodosio Hren, OSBM, con la concelebrazione di Rev. P. Mykola Chapliuk, che per due anni ha svolto il ministero pastorale presso queste comunità, e del neo-nominato Rev. P. Mykola Shevtsiv.

Prima dell’inizio della Liturgia, è giunto per salutare la comunità il Cancelliere dell’Arcidiocesi locale, Rev. P. Marco Capaldo. A nome dell’Esarca Apostolico, Sua Eccellenza Rev.ma Dionisio Lachovicz, P. Teodosio Hren, OSBM, ha espresso a lui e, nella sua persona, all’Arcivescovo S. E. Mons. Felice Accrocca e a tutta la Chiesa di Benevento, la più sincera gratitudine per il sostegno offerto ai fedeli ucraini e alle loro necessità spirituali. In particolare, è stato espresso ringraziamento per l’accoglienza di un sacerdote stabile e per la concessione di una chiesa per l’uso permanente della comunità ucraina.

Il Protosincello ha inoltre assicurato la disponibilità del nuovo cappellano P. Mykola Shevtsiv a collaborare nella pastorale con il clero locale. Parole di riconoscenza sono state rivolte anche a P. Mykola Chapliuk per il suo zelante servizio, che ha segnato una tappa fondamentale nello sviluppo di queste comunità parrocchiali.


Riflessione sulla parabola del figliol prodigo

Durante l’omelia, P. Teodosio ha invitato i fedeli a meditare sulla parabola del figliol prodigo, sottolineando il cammino della misericordia di Dio:

«La Bibbia è la storia di un Dio amorevole che cammina con il Suo popolo nella storia, manifestando in molteplici modi la Sua tenerezza e la Sua cura per ogni uomo e donna. Un esempio lampante di questo amore è la parabola del figliol prodigo, attraverso la quale Gesù Cristo desiderava toccare i nostri cuori, mostrando che la pazienza, il perdono, la misericordia e l’amore di Dio superano ogni nostra aspettativa. Senza dubbio, Dio è giusto, ma la Sua misericordia verso l’uomo ferito dal peccato è la caratteristica principale della Sua Paternità».

Il sacerdote ha anche sottolineato che la misericordia e il perdono che sperimentiamo come segno dell’amore di Dio per noi, dovrebbero risvegliare in noi il desiderio di condurre anche gli altri alla conoscenza del Padre Celeste e alla conversione:

«Talvolta, nei nostri cuori, proprio come in quello del fratello maggiore della parabola odierna, nasce il pensiero che alcune persone non meritino le benedizioni di Dio: la vita, la salute, il benessere materiale, un buon lavoro, una vita confortevole… Noi vorremmo una giustizia umana, qui e ora, ma Dio è prima di tutto Padre, che attende instancabilmente il ritorno del figlio, soffrendo nel vedere come gli uomini sprecano nei peccati i doni preziosi ricevuti da Lui».

Successivamente, i sacerdoti si sono recati a Campobasso, dove è stata celebrata un’altra Divina Liturgia, durante la quale il nuovo cappellano è stato presentato anche alla comunità locale.

Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico

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