«Quest’anno aiutiamo i nostri vicini a non perdere la speranza, anche durante questa terribile guerra», — Inaugurazione dell’Anno Giubilare nella Chiesa di San Michele a Bologna

30 dicembre 2024

Il 29 dicembre 2024, nella chiesa parrocchiale di San Michele a Bologna, si è svolta l’inaugurazione dell’Anno Giubilare 2025 nell’Esarcato Apostolico. Secondo il decreto di Sua Ecc. Rev.ma Dionisio Lachovicz, questa chiesa, insieme alla Cattedrale della Madonna di Zhyrovyci e ai Santi Martiri Sergio e Bacco a Roma, ha ricevuto lo status di chiesa giubilare, dove i fedeli potranno ottenere l’indulgenza plenaria durante l’Anno Giubilare.

«Quest’anno aiutiamo i nostri vicini a non perdere la speranza, anche durante questa terribile guerra», — Inaugurazione dell’Anno Giubilare nella Chiesa di San Michele a Bologna

Rito di apertura dell’Anno Giubilare

L’inaugurazione dell’Anno Santo è iniziata con il rito di apertura della Chiesa Giubilare di San Michele Arcangelo e proseguita con la celebrazione della Divina Liturgia. A nome dell’Esarca Apostolico, Sua Ecc. Rev.ma Dionisio Lachovicz, la preghiera è stata presieduta dal Protosincello, Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM. Hanno concelebrato: il Rev. P. Mykhailo Boyko, Protopresbitero della Distretto pastorale di Firenze-Bologna e sacerdote della comunità di Bologna, il Rev. P. Luis Caciano, OSBM, Rettore del Collegio Ucraino di San Giosafat, e il Rev. P. Andrea Canato, direttore dell’Ufficio «Migrantes» dell’Arcidiocesi di Bologna. Dopo la processione, il clero e i fedeli si sono raccolti davanti alle porte della Chiesa di San Michele Arcangelo, recitando la preghiera. Successivamente è stato letto il passo evangelico di San Giovanni su Cristo come «Via, Verità e Vita» e brani della Bolla Papale «Spes non confundit» («La speranza non delude»).


Il Natale — segno dell’Amore di Dio e fonte della speranza cristiana

Sotto il canto del Salmo 23 e dei canti natalizi, la processione è entrata nella chiesa, dove è iniziata la Santa Liturgia. «Il Natale è l’amore del Signore per ciascuno di noi», ha iniziato la sua omelia padre Teodosio. «Questo Mistero ci parla dell’amore di Dio, che, essendo il Creatore dell’Universo e dell’umanità, diventa uno di noi, una delle Sue creature, desiderando camminare con noi nella vita terrena e mostrando la Sua disponibilità a sopportare il dolore, il tradimento, le difficoltà, la povertà, la tortura e, perfino la morte sulla croce. Solo un amore vero può fare questo… E quindi, chinandoci davanti alla mangiatoia di Betlemme e contemplando il Bambino Gesù, che ci ricorda questo amore infinito e la cura del nostro Padre Celeste, non dobbiamo mai perdere la speranza, nemmeno in questi terribili tempi di guerra, perché ”Dio è con noi”».
Il predicatore ha anche sottolineato l’importanza dell’Anno Giubilare per la vita spirituale dei fedeli come un tempo di grazia in cui possiamo sperimentare in modo particolare la misericordia divina: «Oggi stiamo vivendo un altro gesto di attenzione di Dio nei nostri confronti, ossia l’apertura dell’Anno Giubilare 2025, un periodo in cui la Chiesa vuole condividere con noi i suoi preziosi tesori spirituali: il perdono che possiamo ottenere ogni volta nel Sacramento della Confessione e l’indulgenza che possiamo ricevere visitando le chiese giubilari e adempiendo alle condizioni per ottenerla «, ha sottolineato il sacerdote.


Alla fine dell’omelia, padre Teodosio ha invitato tutti a essere «pellegrini della speranza» in questo tempo di grazia e segno della presenza e della speranza di Dio per chi soffre: «Cari fratelli e sorelle, essendo pellegrini della speranza in questo Anno Giubilare, aiutiamo anche i nostri vicini a non perdere la speranza, anche durante questa terribile guerra, e ricordiamo sempre che il male non vincerà mai il bene, poiché «Dio è con noi!»
Prima della proclamazione del Simbolo della Fede, i presenti hanno partecipato al rito di rinnovamento delle promesse battesimali: hanno rinunciato a Satana e alle sue opere e hanno confermato ancora una volta la loro unione con Cristo. Questo rito è diventato simbolo del rinnovamento spirituale che l’Anno Giubilare vuole offrire a tutti i fedeli.
Alla fine della Divina Liturgia, è stato letto il decreto del Vescovo Dionisio, con cui la chiesa di San Michele Arcangelo ha ricevuto lo status di chiesa giubilare, dove i fedeli possono ottenere l’indulgenza plenaria, rispettando le necessarie condizioni, tra cui: partecipare alla Divina Liturgia e alla Santa Eucaristia, ricevere il perdono dei peccati nella Confessione e pregare nelle intenzioni del Santo Padre.

Seconda Divina Liturgia: i primi pellegrini alla chiesa giubilare

Nella seconda Santa Liturgia, presieduta anche da Rev. P. Teodosio hanno partecipato i primi pellegrini dalle comunità ucraine, arrivati con i loro sacerdoti: il Rev. P. Volodymyr Liupak da Pisa e Lucca, il Rev. P. Vasyl Romanyuk da Faenza, Cesena e Imola. Ha concelebrato anche il Rev. P. Artur Moroz del Collegio di San Giosafat. Alla fine della Santa Liturgia è stato letto di nuovo il decreto dell’Esarca Apostolico che conferisce alla chiesa di San Michele Arcangelo lo status di chiesa giubilare durante l’Anno Giubilare. I presenti hanno quindi pregato nelle intenzioni del Santo Padre e ricevuto la benedizione.

L’inaugurazione dell’Anno Giubilare nella chiesa parrocchiale di San Michele a Bologna segna l’inizio di un periodo importante per i fedeli ucraini, poiché da ora in poi potranno usufruire delle grazie dell’Anno Giubilare visitando la chiesa di San Michele, che si trova all’indirizzo: Via de’ Leprosetti, 2, 40125 Bologna, Italia.

Ufficio Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico

Materiali correlati