«San Giorgio, un esempio di autentico cristianesimo per ciascuno di noi»: il padre Protosincello durante la festa del patrono a Reggio Emilia
26 aprile 2024
«Sono già trascorsi 1721 anni dalla martirio di San Giorgio, il santo soldato romano. Ma perché la memoria di lui rimane viva tra le diverse nazioni, fra gli ucraini? Senza dubbio, questo effetto è il risultato della sua vita santa e dell’esempio di autentico cristianesimo, che attrae e ispira i cristiani anche ai nostri giorni».
Questo ha sottolineato il Protosincello dell’Esarcato Apostolico, Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, durante la celebrazione della festa del patrono della comunità ucraina di San Giorgio a Reggio Emilia, giovedì 25 aprile.
In occasione di questa festa, padre Teodosio ha presieduto la Divina Liturgia, concelebrata dal cappellano della comunità, Rev. P. Mykhailo Khromyanchuk, dal Protopresbitero del Distretto pastorale di Firenze-Bologna, Rev. P. Mykhailo Boyko, dal Rev. P. Taras Halavay di Modena, dal Rev. P. Vasyl Verbitskyy, Direttore dell’Ufficio Pastorale dell’Esarcato e cappellano della comunità di Ferrara, e dal Rev. P. Andriy Matskiv di Parma. Prima dell’inizio del servizio liturgico, i sacerdoti hanno officiato ai fedeli il Sacramento della Confessione.
Il padre Protosincello ha rivolto ai presenti l’omelia, invitandoli a riflettere sull’importanza della figura del loro patrono, San Giorgio, la cui testimonianza di fede e perseveranza è molto preziosa per noi, soprattutto nei tempi di prova.
«La figura di San Giorgio è straordinariamente eloquente per noi cristiani del XXI secolo. Questo uomo coraggioso non ha temuto di opporsi alla macchina imperiale pagana; non ha esitato a mostrare la sua fede in Gesù Cristo, sapendo che questo avrebbe potuto mettere a rischio la sua carriera, il suo conforto e persino la sua vita. Anche per noi essere cristiani significa essere pronti a compiere passi risoluti, significa confessare con coraggio Gesù come Dio, non solo con le parole, ma con azioni concrete quotidiane», ha sottolineato il celebrante.
Dopo la Liturgia, a nome dell’Esarca Apostolico, Sua Ecc.za Dionisio Lachovicz, p. Teodosio si è congratulato con la comunità ucraina per la festa del patrono, ringraziandola per le numerose iniziative di solidarietà cristiana a favore degli ucraini bisognosi, sia in Ucraina che nei confronti di coloro che sono arrivati in Italia fuggendo dalla guerra. Parole di gratitudine sono state rivolte anche a padre Mykhailo Khromyanchuk per il suo fervente servizio pastorale alla comunità, che il sacerdote svolge dal 2009.
Per concludere la celebrazione, si è svolto il rito della benedizione dell’acqua, la preghiera per la pace e un concerto festoso preparato dai giovani e dai bambini.
Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico