Toccare le ferite dell’Ucraina: a Roma esposta l’ambulanza colpita dai proiettili proveniente dalla regione di Kharkiv
3 settembre 2024
Il 2 settembre 2024, a Roma in Via Alessandrina presso i Fori Imperiali, è stata inaugurata l’esposizione di un’ambulanza ucraina colpita dai frammenti di un missile durante la guerra nella regione di Kharkiv.
L’esposizione si terrà dal 2 al 7 settembre nell’ambito del tour europeo della campagna «Ukraine is calling», organizzata dall’organizzazione no profit «LUkraine» con sede in Lussemburgo. L’obiettivo della campagna è raccogliere fondi per l’acquisto di 112 ambulanze per le zone in prima linea più colpite in Ucraina.
A settembre 2022, mentre prestava soccorso a un civile ferito in un bombardamento nel villaggio di Staryi Saltiv, regione di Kharkiv, l’ambulanza è stata colpita dai frammenti di un missile russo, il personale di soccorso non ha avuto neppure il tempo di caricare il ferito sull’ambulanza, appena trenta secondi dopo il loro arrivo, una bomba ha danneggiato pesantemente il veicolo.
«È molto importante poter esporre questa ambulanza nelle varie città europee dove per molti la guerra russo-ucraina continua ad essere percepita come una fiction televisiva, mentre per il popolo ucraino è una crudele realtà da più di due anni e mezzo. Sarebbe utile vedere da vicino questi crimini russi, anche per i finti pacifisti e coloro che sostengono che bisogna trattare con Putin. Con il male non si tratta. Il male deve essere fermato e neutralizzato», ha dichiarato Oles Horodetskyy, presidente dell’Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia, uno degli organizzatori dell’evento.
Allʼapertura dell’esposizione dell’ambulanza ucraina ha partecipato il Direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico, Rev. P. Rostyslav Hadada. Rivolgendosi ai presenti, ha affermato: «Vedendo oggi l’ambulanza ucraina, trafitta dai frammenti di un missile, mi viene in mente il racconto evangelico di San Giovanni sull’incontro di Gesù risorto con l’apostolo Tommaso, quando il Signore gli propone di mettere il proprio dito nelle sue ferite e di non essere incredulo, ma credente».
Purtroppo, nel mondo di oggi ci sono molte persone che non credono che la guerra in Ucraina, a causa dell’aggressione russa, sia una cosa reale. Pensano che si tratti di un evento di finzione o propaganda. Ma abbiamo davanti ai nostri occhi questa ambulanza, un segno dell’Ucraina, colpita ma coraggiosa, martoriata ed eroica. Questo è un segno che ci dice chiaramente: la guerra in Ucraina non è una finzione, è una realtà fin troppo reale e tragica. Questi non sono semplici buchi nel metallo, ma sono le ferite del nostro popolo, dei soldati che hanno perso la salute o la vita, delle madri, mogli e bambini che soffrono a causa della morte dei loro cari. Per coloro che dubitano, invitiamo a mettete il vostro dito nelle ferite dell’Ucraina e non siate più increduli.
Vedete, il maligno, gli aggressori russi, non vedono la differenza fra un carro armato e un’ambulanza, tra una zona militare e un asilo, un orfanotrofio, un ospedale pediatrico. Per questo dobbiamo fermarli. Finisco con la frase di un politico del diciottesimo secolo, Edmund Burke: «Il male trionferà non solo quando le persone cattive fanno cose malvagie, ma anche quando le persone buone non fanno nulla».
Grazie a tutti voi, a tutta la Chiesa e alla società italiana per il sostegno al nostro popolo. Vi chiediamo di continuare a sostenerci, perché non possiamo permettere al male di vincere. Non lasciateci soli».
Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico