Uniti in preghiera: gli ucraini in Italia hanno commemorato il secondo anniversario della guerra in Ucraina

26 febbraio 2024

Il 24-25 febbraio 2024, in occasione del secondo anniversario dell'invasione russa in Ucraina, nell'Esarcato Apostolico in Italia si sono tenuti una serie di eventi e iniziative volte a commemorare i difensori dell’Ucraina, manifestare sostegno e richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica italiana sulla lotta del popolo ucraino per la propria indipendenza.

Uniti in preghiera: gli ucraini in Italia hanno commemorato il secondo anniversario della guerra in Ucraina

Domenica 25 febbraio, Papa Francesco, dopo la preghiera dell'Angelus, si è rivolto ai pellegrini, esprimendo profonda preoccupazione e cordoglio per le tragiche conseguenze della guerra e ha esortato a una risoluzione diplomatica dei conflitti militari. Inoltre, su iniziativa del Padre e Capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, i greco-cattolici in tutto il mondo hanno dedicato il 24 febbraio al digiuno, alla preghiera e all’elemosina, per unirsi nella lotta spirituale e commemorare la memoria di tutti i militari e i civili caduti in guerra.


Pertanto, in questi giorni nelle comunità dei Distretti pastorali di Roma, Napoli, Firenze-Bologna, Milano e Venezia si sono tenuti eventi di preghiera e iniziative pubbliche per sostenere il popolo ucraino nella sua ricerca di pace e libertà. L'Esarca Apostolico in Italia, Sua Ecc.za Dionisio Lachovicz, trovandosi quel giorno in Brasile, insieme ai sacerdoti dell'Esarcato, ha presieduto la Divina Liturgia per l’Ucraina nella città di Prudentópolis.


A Roma, i fedeli ucraini hanno pregato per l'Ucraina nella Basilica di Santa Sofia, elevando preghiere per tutti coloro che soffrono a causa di questa ingiusta guerra. Al termine della Divina Liturgia, i presenti hanno pregato per tutti coloro che hanno dato la loro vita per l'Indipendenza nella guerra russo-ucraina.


Inoltre, nel cuore storico della città, nel Parco Archeologico del Colosseo, si è tenuto il concerto "Per l'Ucraina. Raggi di Speranza" su iniziativa della direttrice del Parco Archeologico Alfonzina Russo, dell'Associazione Ucraina CreAttiva e con il supporto dell'Ambasciata dell'Ucraina in Italia. Al concerto hanno partecipato i bambini della Cattedrale dell'Esarcato Apostolico della Madre di Dio di Zhyrovyci e dei Santi Martiri Sergio e Bacco.


Anche nella Città Eterna si è svolta una manifestazione in sostegno dell'Ucraina, alla quale hanno partecipato i sacerdoti dell’Esarcato, padre Ivan Lega e padre Sviatoslav Makar. Padre Ivan ha rivolto queste parole ai presenti: "Come l'invocazione universale alla preghiera a cui oggi ha chiamato il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, così anche compiamo questo a Roma. Preghiamo ricordando i nostri eroi che hanno dato la loro vita affinché possiamo vivere, preghiamo per i nostri soldati, ma anche per i medici, i volontari, tutti coloro che in un modo o nell'altro aiutano il nostro paese a resistere in questo momento difficile. Le nostre madri insieme alla Madre di Dio piangono sotto la croce vedendo la morte dei loro figli. La lotta continua sul fronte, ma anche sul fronte invisibile, spirituale. Come Lucifero si considerava pari a Dio, così i suoi seguaci moderni sulla terra assumono il ruolo di Dio. Come il diavolo nel deserto offriva il "bene" a Cristo, sotto il pretesto del "bene", il nostro così detto "fratello", "Caino", ispirato dal diavolo, propaga guerra e distruzione, conquista terra, distrugge popolo. Ma non può portarci via la nostra libertà, la nostra dignità, la nostra fede, la nostra speranza e il nostro amore. Preghiamo perché possiamo essere forti e resistiamo a tutti gli attacchi del maligno".


Un evento straordinario si è svolto nella città del sud Italia, Caserta, nella regione Campania. Qui la comunità ucraina, guidata dal padre Ihor Danylochuk, ha partecipato al Telethon Mondiale, organizzato con la partecipazione di cinquanta paesi del mondo e di diverse regioni dell'Ucraina. Questo telethon includeva esibizioni di artisti ucraini, messaggi da parte di personalità di spicco e unità di preghiera per una pace pacifica in Ucraina.

Va aggiunto che alcuni giorni prima, il 19 febbraio, nella chiesa ucraina di San Marcello a Capua, i sacerdoti del Distretto pastorale di Napoli insieme al Console Generale dell'Ucraina a Napoli, il signor Maxym Kovalenko, insieme alla comunità ucraina, hanno pregato per la vittoria dell'Ucraina e per una pace giusta, ricordando il triste e orribile secondo anniversario dell'invasione della Federazione Russa nel territorio dell'Ucraina e commemorando il decimo anniversario dell'atto eroico dei Cento Celesti di Maidan a Kyiv nel 2014.


Anche Venezia in questi giorni si è trasformata in un mare di bandiere giallo-blu. Centinaia di ucraini e italiani solidali si sono uniti ad una manifestazione nella piazza di fronte alla stazione ferroviaria centrale della città - Santa Lucia. Vi hanno hanno partecipato padre Teodosio R. Hren, OSBM, Protosincello dell'Esarcato, e il Rev. P. Mykhailo Lechnovskyi, OSBM. Il Padre Protosincello ha rivolto la sua parola ai rappresentanti della comunità italiana, in italiano e in ucraino, incoraggiando gli ucraini a non abbattersi e invece con la preghiera e azioni concrete continuare a sostenere i nostri militari e il popolo che soffre, ed anche a non perdere la speranza di un ritorno alla pace e alla vittoria del bene sul male. "La guerra continua e gli ucraini hanno ancora bisogno del vostro aiuto e sostegno, hanno bisogno della solidarietà di tutta la comunità mondiale”, ha detto il sacerdote.

Iniziative di preghiera sono state anche organizzate a Bologna. La comunità ucraina locale di San Michele, dopo la celebrazione della Liturgia insieme al loro pastore padre Mykhailo Boiko, si è attivamente unita alla manifestazione che si è svolta nella piazza della città. "Al momento, siamo come il popolo che circonda le mura di Gerico. Andiamo avanti senza esitazione, perché non siamo soli, siamo con Dio! Quindi alziamo le nostre mani nella preghiera! Possiamo farcela! Siamo forti in Dio!”, così si è rivolto padre Mykhailo ai presenti.


Va sottolineato che iniziative simili spesso si svolgono in collaborazione con istituzioni e associazioni civili ucraine e italiane. Un esempio tale è la collaborazione della comunità ucraina di Livorno che, insieme al loro pastore padre Yuriy Machalaba e all'associazione "Ucraina nel cuore”, hanno organizzato insieme una processione di preghiera per la città, che è diventata un importante segno di sostegno al popolo ucraino all'estero.

La manifestazione e gli eventi che si sono svolti nelle città di Grosseto, Rieti e Novara testimoniano un grande sostegno e la solidarietà delle comunità italiane all'Ucraina durante la guerra. A Grosseto, dopo il raduno, è stata celebrata una Liturgia per la pace in Ucraina e nel mondo, presieduta dal Vescovo italiano locale Giovanni Roncari insieme al sacerdote ucraino locale padre Stepan Tkhoryk. La Diocesi di Rieti ha dedicato una Liturgia eucaristica alla pace in Ucraina, presieduta dal vescovo Mons. Vito Piccinonna nella chiesa di Sant'Agostino, seguita da una fiaccolata silenziosa a cui ha partecipato una numerosa comunità ucraina.


La preghiera per la pace, guidata dal Vescovo di Novara monsignor Franco Giulio Brambilla, è stata anch'essa un importante atto di solidarietà e sostegno al popolo ucraino durante la guerra. Nella cattedrale di Novara, nella regione Piemonte, si è tenuta una preghiera per la pace in Ucraina su iniziativa delle comunità parrocchiali ucraine di Novara e Borgomanero sotto la guida del loro pastore padre Yuriy Ivaniuta, il quale si è rivolto ai presenti con queste parole: "Sono grato alle istituzioni, alle associazioni e ai cittadini italiani per l'accoglienza straordinaria dei rifugiati ucraini. Molti sfollati sono tornati in Ucraina, ma molti sono rimasti qui e, grazie al popolo italiano, hanno trovato qui protezione e sostegno".

Eventi simili si sono svolti anche a Genova, Chiavari, Ferrara, Rovigo, Forlì, Follonica e Rovereto. Durante la Liturgia a Forlì, il pastore locale padre Vasyl Romaniuk ha regalato al Vescovo un frammento di missile come memoria del fatto che il male continua ad attaccare la terra ucraina.


Eventi commemorativi si sono tenuti anche sulle isole della Repubblica Italiana, in particolare a Cagliari e Ischia. Domenica 25 febbraio, dopo la celebrazione, la rifugiata Nataliia Danylevych ha fatto un prezioso dono alla comunità. Si tratta della bandiera della città dove è cresciuta Nataliia e suo figlio, la bandiera di Hola Prystan, che non esiste più. Quest'isola è ora diventata la seconda casa per Nataliia. Emozionante è stata anche la Via Crucis condotta dai bambini ucraini per la pace in Ucraina.


Anche a Cosenza, nel sud Italia, il Vescovo della Diocesi di Cosenza-Bisignano monsignor Gianni Checchinato, padre Taras Zvir, cappellano della comunità di Cosenza, e il direttore dell'ufficio "Migrantes" padre Pino Fabiano hanno pregato insieme nella chiesa di San Domenico per la pace in Ucraina. Successivamente, al Museo Brettì ed Enotri si è svolto l'evento "Febbraio rimarrà per sempre ", a cui hanno partecipato rappresentanti delle autorità. Dopo questo evento, si è tenuta una processione con candele con l'esposizione della bandiera dell'Ucraina nel centro della città. Una speciale installazione di immagini sulla piazza Kennedy ha toccato il tema del ricordo delle vittime della guerra e degli sfollati.

Il 24 febbraio, nella sala conferenze regionale di Trento, si è svolta la conferenza "La resistenza dell'Ucraina, il ruolo dell'Europa, il mondo dei tiranni" con la partecipazione di Domenico Chirico, redattore del giornale "La Stampa"; Marina Sorina, scrittrice e traduttrice ucraina; padre Augustyn Babiak, sacerdote dell'Esarcato, storico e teologo; Giovanni Kessler, presidente dell'associazione "EUCRAINA". Padre Augustyn Babyak ha spiegato il punto di vista e il ruolo della Chiesa sugli eventi odierni.


L'intervento della giovane scrittrice, originaria di Kharkiv, Marina Sorina, ha emozionato tutti con la sua posizione chiara e la sua conoscenza della questione linguistica, la sua capacità di evidenziare gli aspetti principali della politica imperialista del nemico che ha cercato con tutti i mezzi di distruggere tutto ciò che è ucraino. Il presidente dell'associazione "EUCRAINA" Giovanni Kessler ha condiviso con i presenti la sua esperienza in Ucraina con diverse missioni umanitarie. "Vi assicuro che gli ucraini stanno combattendo non solo per se stessi, ma per tutti noi!”, ha detto il signor Kessler.


 L'intervento della giovane scrittrice, originaria di Kharkiv, Marina Sorina, ha emozionato tutti con la sua posizione chiara e la sua conoscenza della questione linguistica, la sua capacità di evidenziare gli aspetti principali della politica imperialista del nemico che ha cercato con tutti i mezzi di distruggere tutto ciò che è ucraino. Il presidente dell'associazione "EUCRAINA" Giovanni Kessler ha condiviso con i presenti la sua esperienza in Ucraina con diverse missioni umanitarie. "Vi assicuro che gli ucraini stanno combattendo non solo per se stessi, ma per tutti noi!”, ha detto il signor Kessler.

Questi e altri eventi che si sono svolti nelle città italiane, su iniziativa delle comunità dell'Esarcato Apostolico, hanno sottolineato l'importanza del sostegno spirituale e della preghiera comune in tempo di guerra, e sono stati una potente voce nella coscienza della società italiana per ulteriori gesti concreti di sostegno all'Ucraina nella sua lotta contro l'aggressore.

Ruslana Tkachenko,
Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico
Foto: Oleksiy Samusenko

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